I partenopei si mettono alle spalle la brutta sconfitta con lo Shaktar vincendo con merito contro il Feyenoord.
Sarri schiera i titolarissimi con l’eccezione Maksimovic che sostituisce l’infortunato Albiol. Pochi minuti e il Napoli passa, al 7’ Amrabat esce male palla al piede e Insigne gli soffia palla sulla trequarti. Lo scugnizzo va in percussione e scarica un destro angolatissimo sul primo palo battendo il portiere. Al 10’ Maksimovic pesca, con un meraviglioso lancio, Hamsik che purtroppo incespica e tira alto. Gli olandesi pressano a tutto campo ma il Napoli riesce ad arginarli abbastanza agevolmente. Gli azzurri gestiscono fino al 41’ quando Insigne riceve palla sulla sinistra punta Diks e trova lo spazio per scaricare il destro. Con qualche affanno respinge Jones. Un minuto dopo Mertens mette nello spazio per Callejon, che calcia ma sbatte su Jones, in uscita bassa. Il secondo tentativo di Jorginho viene respinto ancora dal portiere del Feyenoord.
Il secondo tempo si riparte con il raddoppio del Napoli, al 48’ retropassaggio insensato di Diks, che regala a Mertens il pallone a centro area. Tutto facile per l'attaccante del Napoli, che con il destro piazza il pallone alle spalle di Jones. Gli olandesi ci provano, gli azzurri escono male, EL Ahmadi ruba palla e va al tiro da fuori. Blocca Reina. AL 67’ Berghuis riceve in area e viene steso da Ghoulam. Contatto dubbio, ma per l'arbitro è penalty. Reina indovina l’angolo e neutralizza il rigore calciato da Toornstra. La regola del calcio non tradisce, dal possibile 2-1 al tris. Vilhena perde un pallone sanguinoso fuori area. Mertens lo ruba e serve Callejon, che incrocia il destro e infila la sfera all'angolino. Nel finale la solita amnesia difensiva permette al Feyenoord di accorciare. Indecisione di Koulibaly e Maksimovic si inserisce Amrabat, che entra in area e a tu per tu con Reina lo fredda sul primo palo mandando Sarri su tutte le furie.
ANALISI: Approccio buono, giusta tensione e giusta apprensione. Primo tempo con supremazia azzurra anche se le vere occasioni non sono tante, non si capisce se per scelta o per mancanza di energia il Napoli predilige la gestione, soprattutto dopo il vantaggio, stranamente il possesso palla è maggiore per gli olandesi e la velocità di manovra degli azzurri risulta essere molto più lenta rispetto al passato. Il Feyenoord non sembra irresistibile nelle retrovie ma i partenopei non affondano il colpo. Il secondo tempo parte con il botto con il raddoppio di “Ciro” Mertens, il Napoli gestisce abbastanza bene concedendo qualche tiro da fuori agli olandesi. Bellissimo il rigore (inventato) parato da Reina che si riscatta della partita in ombra di sabato. Condividiamo la rabbia di Sarri nel momento del goal del Feyenoord, distrazioni che non sono ammesse e che non devono accadere soprattutto a questi livelli e perché nella qualificazione potrebbero essere fondamentali la differenza rete. Gli azzurri si riscattano dopo la cocente sconfitta della prima giornata di Champions contro lo Shaktar vincendo anche con una certa facilità e tranquillità ritornando pienamente in corsa per la qualificazione. Forse non bello come tanta altre uscita ma questa sera contava solo vincere, forse poteva esse più rotonda ma orma è inutile pensarci. Il Napoli concede 6 tiri al Feyenoord forse un pò troppi vista la differenza oggettiva tra le due squadre.
Non ci sono peggiori in campo, tutti sufficienti. I migliori sono le tre bocche di fuoco Insigne, Callejon e Mertens, a loro siamo felici di affiancarci Pepe Reina che si riscatta alla grande per le ultime prestazioni parando un rigore che poteva riaprire il match e facendo un altro paio di ottimi interventi. Lo vorremmo sempre così.
Ora testa al campionato evitando qualsiasi calo di tensione e sorprese indesiderate.

