servizio di Vincenzo Capretto ©riproduzione riservata
Gli azzurri battono il Sassuolo in un San Paolo gremito e si riprendono la vetta della classifica.
Nonostante il risultato non è stata una semplice sgambata, anzi tutt’altro. Il primo quarto d’ora del match ci fa dare, ancora una volta, ragione a Mister Sarri che a parte il solito turnover a centrocampo cambia solo Chiriches per Koulibaly e Maggio per Hysaj. Il Sassuolo dimostra di non valere l’attuale classifica provando a giocarsela a viso aperto, sono proprio i neroverdi a sfiorare clamorosamente il vantaggio con una punizione di Sensi che sbatte sulla traversa. Il Napoli decide di fare il Napoli e bombarda il Sassuolo da ogni parte ma è solo su un errore del giovane Sensi che passa, Allan ruba il pallone al centrocampista emiliano poco fuori dall’area neroverde e trafigge Consigli. Gli uomini di Sarri continuano con il loro fraseggio e le loro giocate precise e veloci creando diverse palle goal, la più clamorosa è il palo di Ghoulam con un destro dal limite. Come spesso capita nel calcio, nel miglior momento del Napoli, il Sassuolo pareggia con Falcinelli che sovrasta Albiol di testa trafigendo l'incolpevole Reina, fortuna vuole che gli azzurri ritrovano subito il vantaggio direttamente da angolo con Callejon chiudendo il primo tempo avanti.
Nella ripresa riprende il monologo azzurro che si concretizza con il tris di Mertens che appoggia in rete l’assist di testa di Albiol. Il Napoli molla la presa e il Sassuolo diventa pericolosissimo, prima si guadagna un calcio di rigore che poi il Var lo trasforma in punizione dal limite, poi Cassata colpisce un palo clamoroso di testa, questa è l’ultima fiammata degli emiliani. I partenopei riprendono a schiacciare gli avversari sfiorando il poker in diverse circostanze con Hamsik ed Insigne, solo un grande Consigli ed un pizzico di sfortuna non permettono agli azzurri di arrotondare il risultato. La partita termina con un incredibile doppio palo di Zielinski. Bellissima l’atmosfera al triplice fischio, tutto lo stadio intona la canzone “un giorno all’improvviso” e l’emozione sale, una cosa è certa Napoli ci crede al sogno.
Analizzando la partita al microscopio ci si rende conto che il Napoli ha creato tanto ma non ha finalizzato lo stesso e purtroppo la seconda partita consecutiva che gli azzurri concedono goal e qualche occasione di troppo all'avversario, vogliamo sperare che questo sia solo un momento passeggero perché purtroppo gli azzurri, visto le avversarie, non si possono permettere di abbassare la guardia e di lasciare punti per strada. Ecco questo è un piccolo rammarico, è difficile trovare una squadra che vince dieci su undici partite di Campionato e avere “solo” tre punti di vantaggio dalle seconde (in attesa dell’Inter), per non parlare della Roma, quinta, che potenzialmente con il recupero con la Sampdoria potrebbe essere a meno quattro. Siamo tutti d’accordo che per lo spettacolo è meraviglioso un campionato del genere ma visto dalla sponda azzurra forse era meglio il solito torneo con due al massimo tre antagoniste.
Il peggiore è Chiriches, poco preciso e poco sicuro questo ci riporta di nuovo al solito interrogativo, davvero Maksimovic è inferiore al rumeno?! Sufficienza piena per tutti, i migliori sono Allan e Mertens, il brasiliano è un rullo compressore al centrocampo mentre il belga dimostra di non sentire per nulla la fatica regalando ancora una prestazione di alto livello.
L’obiettivo di giornata è stato raggiunto, ora mettere da parte il Campionato e concentrarsi anima e corpo alla partita di Champions di mercoledì dove il Napoli si giocherà buona parte delle chance di approdare agli ottavi, gli azzurri dovranno cercare la rivincita contro il Manchester City in un San Paolo ancora una volta esaurito in ogni ordine di posto, magari creando anche di meno e finalizzando di più ma soprattutto concedendo nulla perché gli inglesi non sono il Sassuolo!!


