In un
mezzogiorno di fuoco, viste le temperature quasi estive, il Napoli non cade
nella trappola Empoli. Gli azzurri scendono in campo con una variante difensiva
visto il prossimo big-match con la Juventus: Chiriches al posto del diffidato
Koulibaly
LA CRONACA: L’Empoli parte a razzo attaccando il
Napoli fin dalla propria metà campo. Al 2° spavento in casa azzurra: Hamsik serve
di testa la palla a Reina sulla traiettoria interviene El Kaddouri che, sempre
di testa, colpisce debolmente consentendo al portiere spagnolo di parare.
Al 6° Mertens
ruba palla e viene atterrato appena all’ingresso dell’area, difficile capire
neanche a replay se il fallo è dentro o fuori, c’è di fatto che per Damato è
rigore. Il folletto belga mette tutti d’accordo calciando un bruttissimo
penalty centrale e con poca forza permettendo la parata a Skorupski. Il Napoli
senza affannarsi al 19° minuto passa: rimpallo in area toscana, la palla va ad Insigne che trafigge sul primo palo il
portiere dell’Empoli. Al 23° Mertens
per farsi perdonare dell’errore dal dischetto insacca una strepitosa punizione
dai 25 metri. I partenopei continuano a gestire tranquillamente la gara ed al
37° minuto Callejon conquista il secondo rigore della giornata: stop di petto a
seguire dello spagnolo in aerea di rigore e fallo di Pasqual. Questa volta
dagli undici metri va Insigne che
realizza la sua doppietta personale ed eguaglia il suo record personale
stagionale di goal in maglia azzurra. Il primo tempo termina con un tiro dalla
distanza dell’empolese Thiam con la palla che sfila fuori di poco.
La partita
sembra chiusa ma gli azzurri riescono, come purtroppo capita spesso, a
rimettere il risultato in discussione. Al 58° minuto in mezza rovesciata Thiam
sfiora l’incrocio dei pali, pochi minuti ed ancora il senegalese. che da buona posizione
tira centralmente permettendo a Reina di respingere.
Al 70° minuto El
Kaddouri accorcia con il gol dell’ex: punizione non irresistibile, la barriera
si apre, Allan si abbassa e Reina è sorpreso sul primo palo.
L’unico tiro del
Napoli nella ripresa è al 71° con Callejon ma il pallone non impensierisce
Skorupski. All’81° Ghoulam commette un fallo stupido quanto inutile su Krunic
in area di rigore. Dal dischetto Maccarone riapre l’incontro rendendo gli
ultimi minuti un finale thrilling. La palla del clamoroso pareggio è sui piedi
di Maccarone che in area, servito ancora una volta da uno strepitoso Thiam, non
colpisce bene mandando la sfera sul fondo. Termina tra gli applausi del
Castellani una pazza partita.
L’ANALISI: Parto dal dire che era fondamentale
vincere a prescindere il modo. Nel primo tempo si è visto un buon Napoli a
tratti ottimo che grazie ai suoi fuoriclasse è riuscito a mettere la partita
sul giusto binario. Tutto faceva presagire ad una scampagnata. Invece il Napoli
è riuscito come spesso capita a riaprire una partita praticamente chiusa. Gli
azzurri ancora una volta sono sembrati fragili mentalmente riuscendo nell’impresa,
fortunatamente solo sfiorata, di far recuperare all’Empoli lo svantaggio di tre
reti. Non dimentichiamo che la squadra toscana prima di oggi aveva fatto appena
15 reti nell’arco dell’intera stagione. Per vincere campionati bisogna crescere
ancora tanto, non basta venire al Castellani e finire il primo tempo sul 3-0 se
poi non si riesce a gestire il vantaggio con la serenità e la prepotenza di una
grande. Il Napoli del secondo tempo fa rabbrividire in prospettiva entra in
campo svogliato e poco attento concedendo metri ed entusiasmo ad un mediocre
Empoli. Gli azzurri dopo il 2-3 sono andati in confusione mentale e tattica e
probabilmente solo la pochezza dell’Empoli non ha portato ad un risultato
diverso. Non si capisce neanche Sarri del perché non muova una pedina visto
quello che stava accadendo, non basta inserire a una manciata di minuti dal
termine Giaccherini e poi Milik serviva qualcos’altro. Il fischio è stata come
una liberazione e molti di noi hanno festeggiato molto di più di quanto avremmo
dovuto.
IL MIGLIORE/IL PEGGIORE: Reina non incolpevole sulla punizione
di El Kaddouri dell’1-3. La difesa va troppo in affanno calcolando l’avversario.
Albiol ma soprattutto Chiriches sono imprecisi e spesso distratti anche se il
peggiore, soprattutto per il fallo da rigore che ha portato ad un’inutile
sofferenza finale, è Ghoulam.
Centrocampo
ottimo con coriaceo Allan ed un attento Jorgihno male Diawara al suo ingresso.
Sufficienza piena per Callejon e Mertens, il migliore ancora una volta Insigne
che apre e chiude lo score azzurro.
E ORA: L’importante era vincere per mettere pressione alla Roma e
distanziare ulteriormente una diretta avversaria come l’Inter. Ora c’è la sosta
per le nazionali e poi il doppio big match con la vecchia signora. Gli azzurri
hanno la possibilità, vincendo entrambe le sfide con i bianconeri, di arrivare
ad un finale di stagione scoppiettante e soprattutto azzurro regalandosi una
nuova finale di Coppa Italia e la possibilità ancora una volta di arrivare
direttamente ai gironi Champions.


