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servizio di Vincenzo Capretto © riproduzione riservata
Il Napoli, come ampiamente prevedibile dalle 23 di ieri sera, esce sconfitto dal Franchi dicendo addio ai sogni scudetto. Solo la matematica non condanna ancora gli azzurri.
Incontro influenzato (come era successo contro la Roma al San Paolo) dalla vittoria della Juventus di ieri a Milano ma non tanto per il risultato ma per il modo in cui è arrivato. Poco chiaro e con alcune decisioni arbitrali a dir poco discutibili.
Il Napoli non entra in campo al contrario della Fiorentina che ci mette il cuore. La partita già condizionata soprattutto nella testa degli azzurri si mette subito in salita dopo otto minuti. Simeone in ripartenza brucia un distratto Koulibaly. Il senegalese atterra l’argentino all’ingresso dell’aerea, per Mazzoleni è rigore ed ammonizione come da regolamento. Il Var ricambia la decisione in punizione dal limite per i viola e rosso per il difensore azzurro. Partita praticamente finita quì. Sarri corre ai ripari inserendo Tonelli al posto di Jorginho. Il Napoli, frastornato da tutto, va in bambola e subisce una rete incomprensibile: Biraghi per salvare una palla destinata al fallo laterale lancia involontariamente Simeone. L’argentino sorprende Tonelli e infila Reina tra le gambe. Ad aumentare il nervosismo partenopeo ci si mette anche Mazzoleni che fischia falli e ammonisce come da regolamento ogni azzurro ma non ogni giocatore.
La ripresa è una via crucis per un Napoli nervoso, malinconico e maledettamente depresso. Arriva così anche il raddoppio viola ancora con Simeone su azione d’angolo ed il tris dello stesso Cholito al 93’. Complimenti alla Viola per spirito e determinazione messa in campo.
Il Campionato e forse la credibilità del calcio italiano è finita ieri sera con lo show di Orsato di Schio durante il match Inter – Juve. Difficile motivare e dare delle spiegazioni a dei giovani ragazzi che hanno quasi visto sfumare un sogno già prima di giocare non per demerito loro e neanche per merito degli altri ma solo perché ad un sistema fa più comodo che finisca così. Qualcuno potrebbe sentenziare che il Napoli doveva essere più forte di tutto e tutti ma sinceramente oggi non ce la sentiamo di condannare gli azzurri per una prestazione figlia di un qualcosa non dipeso da loro è che è iniziata, continuata e finita anche peggio. Vogliamo solo applaudire e dire grazie a questi ragazzi per un campionato al di sopra delle aspettative e ricco di emozioni culminato con la meravigliosa vittoria di domenica scorsa a Torino. Quella mai nessuno ce la potrà togliere. Ora nessun processo e solo comprensione a tutto l’ambiente. A bocce ferme e con estrema lucidità ci saranno le giuste valutazioni.
Il nostro meritato Scudetto è stato ampiamente vinto.

