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Il Napoli passa in quindici minuti da un clamoroso -9 ad uno speranzoso -4 dalla Juventus riuscendo a rosicchiare due punti alla Vecchia Signora in maniera rocambolesca e quasi insperata ma riavvolgiamo il nastro.
I primi dieci minuti fanno pensare ad un ritorno del “vecchio” Napoli con giocate veloci e ficcanti tanto da portare gli azzurri a sfiorare il vantaggio prima con Hamsik e poi con Insigne ma in entrambi i casi Bizzarri si fa trovare pronto. I minuti passano ed i partenopei si spengono lentamente come un cerino ritornando, purtroppo, ad essere il Napoli dell’ultimo mese: lento, impreciso, svogliato e con poche idee. E come già era capitato con il Chievo, ecco che al 40’ arriva il goal dell’Udinese con Jankto (in posizione sospetta) su una dormita colossale di tutta la retroguardia azzurra. A pochi minuti dalla fine del primo termine il Napoli impatta con una gran giocata di Insigne ma incredibilmente rischia ancora di capitolare un minuto dopo su colpo di testa di Barak, solo una gran parata di Reina evita il peggio.
Il secondo tempo diventa ancora una volta un romanzo azzurro. Il Napoli entra in campo molle e deconcentrato. L’Udinese ne approfitta ed al 55’ passa ancora con Inglesson che calcia indisturbato con la difesa azzurra ancora ferma. Il San Paolo si ammutolisce, gli azzurri sentono il momento difficile e le giocate diventano ancora più macchinose del solito. Ma quando tutto sembra andare male, quando tutto sembra scritto e finito, ecco che arriva l’episodio che accende Napoli ed il Napoli. Allo Scida il Crotone pareggia con la Juventus. Il San Paolo diventa una bolgia, i giocatori si svegliano dal torpore che li aveva attanagliati con una scarica di adrenalina pura. Il Napoli in undici minuti riesce quello che non aveva fatto in un’ora di gioco. Al 64’ pareggio di Albiol di testa su azione d’angolo, sei minuti dopo arriva il sorpasso di Milik che appoggia su respinta di Bizzarri e al 75’ poker degli azzurri con Tonelli ancora d’angolo. Un vento azzurro spazza letteralmente via l’Udinese. La scarica di adrenalina si esaurisce, l’Udinese sfiora di rientrare in partita con una clamorosa traversa di Perica. Gli ultimi minuti dell’incontro sono vissuti da tutti quanti in apnea in attesa del fischio finale e dell’arrivo della lieta notizia da Crotone che, fortunatamente, arriva accompagnata al boato dell’impianto di Fuorigrotta. La partita del San Paolo termina con ancora una piccola speranza nel cuore.
Comunque vada domenica prossima ci sarà solo da ringraziare questi ragazzi, ricordiamo che il Campionato Italiano è l’unico ancora aperto in tutta Europa e questo solo grazie ad uno strepitoso Napoli, sarebbe bello vincere e realizzare un sogno atteso da trent’anni ma è oggettivo e sotto gli occhi di tutti che gli azzurri stanno realizzando un piccolo capolavorotenendo testa ad una corazzata che resta superiore non solo sotto l’aspetto economico e societario ma anche al di fuori del rettangolo di gioco. Stasera il Napoli si è acceso e spento in continuazione e non possiamo far a meno di ringraziare il pareggio del Crotone non solo per aver fermato la Juventus ma soprattutto per aver dato quella carica e quella voglia che ti permette di andare anche oltre alla stanchezza, quasi cronica, che gli azzurri hanno nelle gambe e probabilmente nella testa. La difesa, oggi orfana di Koulibaly, è stato un film horror. Indecisa, imprecisa e quasi sempre in ritardo sugli avversari, va detto che i due centrali hanno compensato i macroscopici errori riuscendo a segnare due reti decisive, quella del pareggio con Albiol e quello della sicurezza con Tonelli. Non si può concedere così tanto ad un Udinese che proveniva da nove sconfitte consecutive. Callejon ancora sottotono, Hamsik dopo i primi ottimi dieci minuti e calato vistosamente così come Diawara. Bene Milik ma soprattuttoInsigne che tra gli attaccanti resta il più mobile.
Domenica arriva la partita delle partitenon solo per il peso del risultato ma conosciamo bene cosa significhi per Napoli. Sappiamo la stanchezza e la poca lucidità che attanaglia gli azzurri da un bel pò e forse in pochi ricordano che i partenopei hanno dovuto preparare in estate un preliminare ma vogliamo sperare con il cuore che i giocatori riescano a trovare le poche energie rimaste fisiche e mentali per affrontare questo decisivo match al meglio. Saremo contro tendenza ma crediamo che l’importante sarebbe non perderevisto il calendario dei bianconeri, gli azzurri devono fare una partita perfetta e soprattutto non si può sperare di uscire indenni dallo stadium se non si fa una fase difensiva accorta e senza sbavature, ovviamente nulla a che vedere con il match di stasera e siamo certi che Mister Sarri sarà il primo ad avere questo pensiero.
Comunque vada per NOI sarà un successo!!

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