Gli azzurri devastano il Cagliari con una prova strabiliante e volano momentaneamente a più quattro sulla Juventus in attesa del recupero dei bianconeri contro l’Atalanta.
Nonostante l’ambiente ostile, il Napoli scende in campo da grande squadra facendosi scivolare di dosso parole e polemiche. Azzurri padroni del campo sin da primi minuti con una chiara differenza di valori in campo nonostante i sardi ci mettano tanto impegno e foga. Al 14’ rigore clamoroso non concesso agli azzurri per una trattenuta su Mertens in aera rosso-blu, probabilmente per i successivi due minuti il vento gelido che sta flagellando l’Italia ghiaccia anche il monitor del VAR, non c’è altra ragione che tenga. Il Napoli non fa una grinza e staziona costantemente nell’area cagliaritana creando diverse opportunità, forse per trovare il pelo pecca un po’ di praticità fino a quando non ci pensa Callejon al 28’ a sbloccare il match con un destro chirurgico su imbeccata di Allan. Il Cagliari fatica a riprendersi e i partenopei in chiusura di tempo raddoppiano meritamente con un tocco ravvicinato di Mertens su cross di Hysaj.
La ripresa non cambia, il Napoli fa la partita a piacimento ed il Cagliari arranca. Al 61’ Hamsik cala il tris con un sinistro di prima intenzione che piega le mani a Cragno, lo stesso portiere che prima della partita dichiarava che voleva far un favore alla vecchia Signora. Pochi minuti e anche il poker è servito con il rigore procurato e siglato da Insigne. La Sardegna Arena si ammutolisce sotto i colpi azzurri ma la ciliegina arriva al 90° con la manita di Rui che insacca di sinistro una meravigliosa punizione facendo rievocare il mito.
Applausi a tutta la squadra ma ancora una menzione fra tutti va fatta ad Allan che sembra essere bionico e Rui che partita dopo partita rende meno doloroso l’infortunio dell’amato Ghoulam. Ci sentiamo di fare i complimenti anche a tutto lo staff perchè vedere una squadra correre in questo modo a fine febbraio è il frutto di un lavoro certosino e mirato.
Partita perfetta, bella da vedere e anche da commentare. Una prova di forza, intelligenza, maturità e compattezza. Una squadra che difende ed attacca come una grande orchestra e che suona una meravigliosa sinfonia guidata dal maestro Sarri.
Spendere ulteriori aggettivi per questo Napoli potrebbe risultare scontato è anche semplice in questo momento, addirittura stucchevole ma davvero erano anni che non si vedeva una squadra così oggettivamente bella, è evidente però che è arrivato il momento di vincere e badare poco ai complimenti e questo gli azzurri sembrano averlo capito.
Spendere ulteriori aggettivi per questo Napoli potrebbe risultare scontato è anche semplice in questo momento, addirittura stucchevole ma davvero erano anni che non si vedeva una squadra così oggettivamente bella, è evidente però che è arrivato il momento di vincere e badare poco ai complimenti e questo gli azzurri sembrano averlo capito.
Gli applausi al termine di un concerto fanno piacere, certo, ma questa volta non bastano e non servono, questa orchestra merita la vittoria e la standing ovation finale!!!