Il Napoli chiude la stagione con una sconfitta al dall’Ara e Ancelotti non riesce ad eguagliare il primo anno di Sarri.
Il Napoli parte bene con grinta e voglia e nel primo quarto d’ora si vede solo una squadra in campo. Gli azzurri giocano in scioltezza e offrono anche giocate davvero godibili, si rendono pericolosi con Insigne, Milik e Verdi ma come spesso è accaduto in questa stagione, si crea tanto ma si raccoglie poco. Senza motivo a metà frazione gli uomini di Ancelotti staccano completamente la spinta lasciando il campo ad un voglioso Bologna. Gli uomini di Mihajlovic dopo aver sfiorato un paio di volte il vantaggio, lo ottengono con Santander che di testa colpisce indisturbato. Neanche un minuto Insigne perde una brutta palla a centrocampo e l’ex di turno Dzemaili raddoppia dopo una discesa in solitaria.
Gli schiaffi e probabilmente le grida di Ancellotti, svegliano il Napoli almeno per determinazione e voglia. al 12’ arriva la rete di Ghoulam prima annullata per fuorigioco poi convalidatoa dal VAR.
Ancelotti manda in campo Mertens per un ectoplasma Insigne e Callejon per un Verdi che, per l’ennesima volta, non lascia segno. Gli azzurri ci credono e arrivano al pareggio con il folletto belga a termine di una bell’azione asse Callejon – Younes. I partenopei provano a vincerla anche se nelle ripartenza rosso-blu si rendono sempre pericolosi, complice una fase difensiva azzurra davvero balbettante.
Il Napoli rischia nel finale di ribaltarla con Zielinski che colpisce l’ennesimo palo della stagione, il ventisettesimo. Nel finale però, arriva il definitivo vantaggio emiliano ancora con Santader che colpisce, quasi per caso, tra le belle statuite Albiol e Luperto. Triplice fischio Bologna batte Napoli 3-2.
Finisce così la stagione azzurra con una partita chiaro oscura che contava poco o nulla ma sicuramente lascia dei segni e delle indicazioni per la prossima.
E’ evidente che questa squadra non può far a meno del miglior difensore della serie A e forse del mondo, così come non si deve lasciar partire a cuor leggero un leone come Allan. Luperto disastroso, nella prima rete si perde Santader. Nella seconda non chiude su Dzemaili lasciandolo tirare indisturbato, nella terza in associazione con Albiol conta le stelle in cielo. Bisogna riflettere se sia un bene lasciarlo a Napoli o forse sia più opportuno mandarlo a giocare con continuità altrove.
Altro capitolo è Verdi, mai incisivo e in ombra in quasi tutte le partite dove è stato chiamato in causa, giusto lasciarlo andare in prestito a ritrovarsi. Milik sbaglia ancora una partita, nell’ultimo mese il polacco ha avuto un repentino calo di forma, sarebbe molto utile oltre che romantico avere un uomo sulla panchina come Quagliarella. Purtroppo restano ancora un mistero le ultime prestazioni opache di Insigne nonostante le smentite di De Laurentiis crediamo che ci sarà un’estate calda intorno allo scugnizzo di Frattamaggiore.
Benissimo Ruiz e Mertens, danno l’anima e sono gli ultimi ad arrendersi. Molto bene anche Ghoulam che sembra essersi ripreso definitivamente dal suo infortunio. Non si discute la bontà dei piedi di Younes ma sicuramente dovrà essere disciplinato maggiormente per diventare un perno importante di questa squadra.
Si chiude una stagione positiva per gli obiettivi della Società, forse non esaltante e piacevole da ricordare per tutti i tifosi. Sia chiaro arrivare secondi a tre settimane dalla fine con una nuova gestione tecnica e mettere alle spalle squadre con fatturati superiori, resta comunque un successo.
Ora bisogna programmare rapidamente e soprattutto chiudere tutti gli acquisti sin dal ritiro in modo da permettere ad Ancelotti di partire subito forte alla ripresa della nuova stagione approfittando, forse, che gli altri si assestino con il cambio dell’allenatore.


