
Ancelotti decide di puntare su Fabian Rui lasciando Zieliski in panchina. Davanti ritorna Milik al posto di Mertens.
La partita inizia e subito si nota un Napoli distratto è forse un pò stanco anche se la prima occasione è azzurra al 7’ con Fabian Rui che dopo una serpentina serve un pallone d’oro a Insigne che calcia a colpo sicuro ma la palla è deviata da Manolas sopra la traversa. Al 14’ colossale dormita di tutta la difesa azzurra con Under che serve El Sharaawayche insacca indisturbato. Il Napoli ci prova con Milik ed Hamsik ma Olsen respinge in entrambe le occasioni. Ancora Milik sfiora il pari di testa ma la palla esce di un soffio. Al 35’ è la Roma che va vicina al raddoppio, Under serve Dzeko che prima viene frenato da Ospina in uscita ma poi riprende e calcia, è Albiol a salvare sulla linea.
Nella ripresa il Napoli parte a testa a bassa e sfiora il pareggio con Callejon imbeccato da Koulibaly ma ancora Olsen con l’aiuto del palo salva la Roma. Gli azzurri ci provano con tanta voglia ed agonismo ma con poca lucidità. E’ Insignead avere tre palle buone ma lo scugnizzo di Frattamaggiore non è in serata e calcia sistematicamente fuori. I partenopei con le ultime energie trovano il pari al 90°, Insigne centra per Callejon che svirgola ma involontariamente serve Mertensche infila Olsen. La partita in pratica termina lì perché nel recupero, con il permesso di Massa, si gioca poco o niente.
Gli azzurri sono sembrati un pò sulle gambe, svogliati e con la testa altrovesoprattutto in alcuni uomini chiave, probabilmente hanno pagato il grosso dispendio di energie fisiche e mentali nella trasferta di Parigi. Proprio i due uomini migliori di questo inizio di stagione, Koulibaly ed Insigne sono sembrati poco lucidi e con poco mordente. Koulibaly non solo sbaglia nell’azione del goal ma sbaglia appoggi e chiusure non da lui. Lo stesso dicasi per Insigne che gli manca il mordente delle ultime uscite e forse la frase pronunciata prima dell’inizio di gara era un segnale. Lo scugnizzo ai microfoni di Sky ha dichiarato che in Champions ci sono più stimoli. Speriamo che Don Carlo abbia "saputo" di questa frase in modo da tirare le orecchie al suo pupillo. Strano sentir dire una frase del genere proprio da lui, il simbolo di questa squadra. Il Napoli ormai non si può permettere simili esternazioni anche perché quest’anno è un’impresa riuscire a portare a casa un trofeo ma oggettivamente se parliamo in termini di percentuali la bilancia sicuramente pende verso il Campionato, quindi gli stimoli dovrebbero essere anche maggiori rispetto alle notti europee.
Nonostante le amnesie difensive il Napoli avrebbe comunque meritato ampiamente di vinceresia come occasioni da goal sia come mole di gioco contro una Roma che ad un certo punto, vista la somiglianza di maglia, è sembrata una piccola squadra di bassa classifica (Chievo) che badava solo ed esclusivamente a non prenderle. Da sottolineare la grinta, lo sguardo e la voglia di Mertens che subito dopo il pareggio corre a prendere il pallone per riportarlo a centrocampo. Forse stasera sono mancati proprio i Mertens di turno.
Venerdì arriva il buon Empoli al San Paolo con l’obbligo per il Napoli di fare bottino pieno per poi presentarsi tinto e lucido alla partita, probabilmente decisiva, di Champions contro il PSG.
Nessun commento:
Posta un commento