mercoledì 3 gennaio 2018

Napoli Atalanta 1-2, un brutto Napoli cade sotto i colpi dell'Atalanta



servizio di Vincenzo Capretto © riproduzione riservata


Il Napoli esce mestamente ai quarti di Coppa Italia perdendo al San Paolo contro una buona Atalanta e lasciando diverse perplessità.
Sarri
fa tanto turn-over mandando in campo solo quattro titolarissimi.
La prima emozione dell’incontro è del Napoli, al 7’
Callejon impegna con un bel diagonale Berisha che si rifugia in angolo. Gli azzurri sbagliano troppi appoggi mentre l’Atalanta si dimostra compatta giocando con intensità e impegno mettendo in difficoltà gli azzurri soprattutto nella costruzione della manovra.
Al 29’ la palla goal più clamorosa: grande assist di Ounas per
Zielinski che da pochi metri spreca malamente calciando tra le mani del portiere orobico, sul ribaltamento susseguente è Gomez che di testa impegna Sepe.
Nella ripresa arriva subito la doccia fredda, al 50’ Gomez cross al centro dell’area, Rui scivola permettendo a Cornelius di tirare, muro dello stesso Rui e palla a
Castagne che infila Sepe. Gli azzurri accusano il colpo e non danno segni di reazione neanche con gli ingressi di Mertens, Insigne ed infine Allan. All’81’ Gomez scappa sulla fascia supera Chiriches e batte Sepe sul proprio palo. Sipario sull'incontro, neanche il goal di Mertens negli ultimi minuti riesce a salvare i partenopei da una cocente eliminazione

Azzurri entrano in campo con poca personalità, snobbando non tanto l’avversario ma proprio l’incontro. Nel primo tempo un Napoli inedito cerca di arginare un’attenta e aggressiva Atalanta ma un pò il campo non al meglio per l’abbondante pioggia caduta qualche ora prima e un pò la poca conoscenza reciproca tra gli interpreti rendono l’azione degli azzurri lenta e spesso di facile comprensione per gli avversari. Una prima parte di gara che purtroppo ci fa rendere conto che le seconde linee non sono tutte all’altezza delle prime.
Nel secondo tempo il Napoli riesce a fare anche peggio del primo, ancora senza mordente e senza cattiveria neanche con l’ingresso di Mertens e Insigne cade sotto i colpi della squadra di Gasperini. Non solo subisce due reti, ma a parte il goal di Mertens nel finale, non riesce mai a tirare in porta e questa la dice lunga sulla pochezza degli azzurri stasera. Brutto Napoli, troppo brutto per essere vero, non serve l’attenuante dei tanti cambi, è l’approccio all’incontro che è completamente sbagliato, c
osì come in Champions gli azzurri sembrano quasi essere “distratti” dal Campionato e neanche l’idea di sfidare eventualmente l’odiata nemica in semifinale stuzzica il palato dei giocatori in campo. La conferma arriva nel post direttamente dalle parole di Sarri. I partenopei si accendono solo al goal di Mertens ma questo è troppo poco per una squadra che ormai dovrebbe avere sempre l’obiettivo di vincere. Ora resta la domanda ma possibile che questa squadra snobbi anche l’Europa League? Conviene, anche se inconsciamente, puntare tutte le proprie energie sul Campionato con il rischio di ritrovarsi con solo un cerino in mano a fine anno?!
L’Atalanta resta la bestia nera degli azzurri, l’anno scorso ha ottenuto sei punti in campionato infliggendo tra l’altro anche la prima sconfitta al Napoli del 2017, quest’anno si ripete con la prima del 2018.
A prescindere gli uomini e la mentalità vincente (che in campionario non mancherà) speriamo che Sarri, in vista della difficile trasferta a Bergamo tra tre settimane, trovi contromisure idonee contro questa Atalanta che ormai è prassi riesce sistematicamente a mettere in difficoltà gli azzurri e sottolineiamo che questa volta non si può sbagliare.

Analizzando la prestazione delle seconde linee ci resta solo tanto amaro in bocca. Sepe non convince sui entrambi i goal subiti, nel primo nonostante la vicinanza del tiro la scelta di restare fermo nei pali lascia qualche dubbio, nel secondo il tiro è sul primo palo e l’errore più evidente è che si stende troppo presto. Chiriches, nonostante qualche buona chiusura è protagonista in negativo su entrambi i goal perdendosi Gomez e l’errore più grossolano sul secondo lo fa in partenza, sul lancio per l’argentino invece di uscire e metterlo in fuorigioco viene attratto dal pallone e va all’inseguimento del Papu. Ounas, si mette in evidenza per qualche buona giocata ma poi con i minuti sparisce letteralmente dal campo. Diawara il peggiore, impalpabile e inguardabile. Rog tanto agonismo ma poco incisivo. Rui sfortunato sull’azione del primo goal atalantino (scivola ndr) ma spesso si dimostra essere troppo lezioso. Tra i titolarissimi insufficienza per Hamsik, sottotono a parte qualche spunto ad inizio gara. Piccolo appunto per Sarri, non avremmo mai lasciato in panchina Allan, il migliore del Napoli nelle ultime gare e ancora una volta ci chiediamo il mistero Maksimovic che fine abbia fatto. L’unica nota positiva è la rete di Mertens che si sblocca dopo otto incontri di digiuno.

Ora, voltare pagina al più presto ma è evidente che vanno fatte opportune valutazioni a porte chiuse, dalla panchina corta alla qualità delle seconde linee ma soprattutto va cambiato l’atteggiamento e la mentalità, le partite vanno giocate per essere vinte tutte, comprese quelle del giovedì.

Chiudiamo con una piccola nota, quando la Rai trasmette il Napoli forse è meglio togliere l’audio!!

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