servizio di Vincenzo Capretto © riproduzione riservata
Il Napoli si regala un Natale da primo della classe, con il cuore e con i denti riesce ad ottenere un’importantissima vittoria nel match pre-natalizio contro la Sampdoria di Giampaolo.
Partita che inizia subito con il botto, dopo due minuti punizione di Ramirez dai trenta metri e vantaggio doriano. Nella circostanza gravi colpe di Reina, nonostante l’attenuante del sole, non può subire una rete da quella distanza e per di più sul suo palo. Gli azzurri ci mettono un paio di minuti per riprendersi ma quando lo fanno, iniziano a macinare gioco ed occasioni. All’ 8’ è Callejon, su lancio di Insigne, che al volo impegna Viviano. Pochi minuti è Mertens con una girata volante, improvvisa e spettacolare a sfiorare il palo. Al terzo tentativo il Napoli fa centro: Mertens ruba la palla a Barreto, lancia Callejon che calcia al volo ma Viviano prima si supera e poi nulla può sul tap-in di Allan. Gli azzurri indomiti continuano ad attaccare ma il portiere doriano dice ancora no su un diagonale di Insigne, il Napoli fa la partita e la domina ma un’incursione di Ramirez mette in crisi Albiol ed Hysaj con quest’ultimo che atterra l’uruguaiano permettendo ai blucerchiati di riportarsi in vantaggio con il susseguente calcio di rigore di Quagliarella. Gli azzurri non demordono e ripartono, ancora una palla rubata nella trequarti doriana con Allan, palla a Mertens che di prima appoggia ad Insigne che al volo fulmina Viviano. Sul finire del tempo un’azione insistita dell’inarrestabile Allan e un’intuizione del folletto belga porta Hamsik a siglare il meritato sorpasso facendo entrare di diritto il capitano nella storia azzurra con il suo 116° goal. Il primo tempo termina con un pirotecnico 3-2 per gli azzurri.
Nel secondo tempo è la stanchezza che la fa padrone, i partenopei cercano ma senza convinzione di chiudere l’incontro mentre la Sampdoria in ripartenza prova a pareggiare. I doriani fanno possesso palla ma senza rendersi mai veramente pericolosi. Azioni rilevanti sono comunque solo di marca azzurra, Mertens su punizione impegna Viviano e sul finire della gara è ancora il belga che impegna severamente l’estremo difensore doriano, facendo risultare lo stesso, al termine del match il migliore fra i suoi. Nel mezzo un pò di sofferenza per gli uomini di Sarri, soprattutto perché al 76’ il Napoli resta in dieci per una doppia ammonizione di Rui. Il fischio finale è una liberazione per tutto il San Paolo ed il popolo azzurro.
Un primo tempo bello ed emozionante forse con qualche errore difensivo di troppo per entrambe le compagini. Gli azzurri con questa partita confermano, dopo le ultime due, di essere ritornati in condizione sia fisica che mentale. Non era facile rialzarsi con quella veemenza e con quella voglia dopo essere passati in svantaggio per due volte. Il Napoli del primo tempo mostra, come qualche settimana fa, una forza devastante da centrocampo in su in termini di giocate e pressing denotando anche una lucidità e praticità da grande squadra. Giornali e media diranno che i goal degli azzurri nascono da errori della Sampdoria e su questo non ci piove ma vi vogliamo far notare che gli errori nascono dal pressing asfissiante fatto dai partenopei soprattutto nel primo tempo e non secondario c’è da sottolineare come gli uomini di Mister Sarri una volta recuperata la palla in tre tocchi sono arrivati sistematicamente alla conclusione. Dopo un primo tempo giocato da entrambe le squadre a ritmi vertiginosi, la ripresa è l’inevitabile conseguenza con una partita che diventa improvvisamente lenta e molto nervosa con poche giocate degne di nota. Gli azzurri nonostante la stanchezza e l’inferiorità numerica soffrono con il cuore e arrivano al 90° regalandosi un Natale azzurro. Segnali positivi e rasserenanti a parte qualche sbandata di troppo nelle retrovie ma l’importante era vincere, il breve momento negativo sembra essere stato messo definitivamente alle spalle.
I peggiori sono tutti in retroguardia: Reina come già detto, Hysaj ingenuo nell’affrontare Ramirez sull’azione del calcio di rigore per i doriani ed in generale risulta spesso insicuro e poco attento, Rui perché non deve e non può essere così superficiale nelle occasioni dei falli di ammonizione lasciando la sua squadra per quasi venti minuti in inferiorità numerica. Non come al solito Jorginho ma comunque sufficiente la sua prova. Bene Insigne, il suo goal poco decantato ma per nulla facile. Ottimo Mertens, pur senza trovare la rete è autore di due assist decisivi e di diverse buone giocate. Leggenda Hamsik che da stasera supera Maradona e scrive il suo nome in cima alla lista dei cannonieri azzurri. Il migliore indiscusso di oggi è Allan, ancora una volta. Mostruoso, straripante e indemoniato lascia il segno in tutti e tre goal azzurri: nella prima rete segue l’azione con astuzia, nella seconda è lui che dà l’inizio all’azione con il recupero della palla nella trequarti doriana e la terza rete nasce tutto dalla sua insistita percussione in area blucerchiata.
A prescindere il risultato che uscirà tra Juventus e Roma sarà comunque un Natale tinto da azzurro. Buon Natate a tutti.
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