lunedì 15 maggio 2017

Torino Napoli 0-5, gli azzurri asfaltano il Toro con una brillante prestazione

Gli azzurri distruggono il Torino all’Olimpico e si riportano nuovamente al secondo posto in attesa della Roma impegnata stasera contro la Juventus.

LA PARTITA: Il Napoli parte a razzo ed al 7’passa. Allan penetra e spacca in due la difesa, suggerisce in area per Callejon, diagonale teso sul secondo palo e 1-0Al 18’ Hysaj serve ancora Calleti che dribbla e calcia da solo in area: pallone a lato di un soffio. Un minuto dopo, lancio lungo per Mertens che scatta in posizione regolare, solo davanti ad Hart tenta un pallonetto che finisce alto sulla traversa. Al 23’Koulibaly anticipa di testa Belotti ma serve Ljaic che solo dal limite calcia alto. Al 31’ Insigne imita Mertens in negativo, Hamsik va centralmente, uno-due con il folletta belga, poi suggerimento per il 24 azzurro che tenta un pallonetto alto. Poi è show arbitrale, tra il 37’ e 44’ fischiati due off-side inesistenti con Mertens e Insigne involati verso l’area granata.
La ripresa inizia con un Torino più spavaldo che prova ad impensierire il Napoli ma crea solo una vera opportunità. Al 56’ con un tiro dal limite di Boye con palla fuori di un soffio. Al 59’Allan recupera palla su Iturbe, assist di Callejon per Mertens che vede a sinistra Insigne, lo scugnizzo è solo e batte Hart con un preciso rasoterra. Il Napoli domina in largo ed in lungo ridicolizzando il povero Torino. Al 62’ Ghoulam per Callejon al limite, assist per Mertens che tira ma Hart para. Il tris è solo rimandato. Al 72’contropiede micidiale, Insigne lancia a sinistra Mertens che rientra, mette a sedere Rossettini e poi calcia di potenza sul primo palo calando il tris. Quattro minuti e poker. Cross di Ghoulam teso dal fondo, Mertens non ci arriva ma Callejon sì ed insacca a porta vuota per la sua doppietta personale. Il Torino in evidente shock. Jorginho lancia Callejon, cross al centro dell'area per il rimorchio di Zielinski che sigla il 5 a 0. Manita servita. I ritmi si abbassano così come il sipario su una partita mostruosa degli azzurri.

L’ANALISI: Gli azzurri scendono in campo cattivi e decisi sfoderando una prestazione maiuscola lasciando anche un po’ di amaro in bocca pensando a quello che sarebbe potuto essere con un pizzico di concentrazione e cattiveria in più  in certe partite e invece non accadrà. Disarmante la facilità di gioco del Napoli contro un Torino mai in partita, se nel primo tempo gli azzurri sprecano nella ripresa si rivelano impietosi e meravigliosamente implacabili sotto porta riuscendo anche, finalmente, a non subire reti. Squadra collaudata e compatta che fa nel palleggio la sua arma vincente dimostrando ancora una volta il perché è  miglior attacco della serie A e probabilmente tra i migliori d’Europa. Con un pizzico di sorriso ci viene da dire che forse qualche rete era meglio farla in altre circostanze ma la strada è quella giusta. Il Napoli surclassa e umilia il Torino sotto ogni aspetto motivazionale e caratteriale lanciando ancora una volta il guanto di sfida alla Roma di Spalletti per il secondo posto. A prescindere il risultato finale  è evidente che a questa squadra così come è manca davvero poco per giocarsi qualcosa di importante la prossima stagione.


IL MIGLIORE/PEGGIORE: Anche questa settimana come le ultime non esiste un peggiore. Difesa precisa e concentrata che concede quasi nulla. Centrocampo su altissimi livelli. Allan in giornata di grazia, vince qualsiasi contrasto e da una sua progressione nasce il goal del vantaggio. Lo stesso Zilinski che lo sostituisce è da applausi. Hamsik si rivela sempre l’accentratore della manovra mostrando pazienza e lucidità. Jorginho ancora una prestazione da incorniciare, l’italo-brasiliano sta concludendo la stagione in crescendo. L’attacco è delizia e meraviglia. Crea a piacimento palle goal, sbaglia soprattutto nel primo tempo ma è distruttivo nel secondo. Mertens arriva a 25 goal in campionato e 30 in stagione oltre ancora ad un pregevolissimo assist ad Insigne per il raddoppio, il Napoli non può prescindere da lui l’anno venturo. La palma del migliore la diamo all’alieno Callejon. Difende ed attacca a tutto campo dimostrando alla 36^ giornata di non essere un uomo ma un bionico, apre una gara che poteva essere insidiosa e si fa trovare pronto per il poker. Goduria allo stato puro.

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