Il Napoli di Gattuso in extremis riesce a superare una della sue bestie nere, il Sassuolo. Gli azzurri tornano alla vittoria dopo due mesi con un autorete nel recupero di Obiang, ribaltando l’iniziale vantaggio emiliano di Traorè nella prima frazione. Nell’intermezzo il pari di Allan.Come ha più volte sottolineato, nel post gara, l’allenatore calabrese il Napoli è ancora malato. Non si può e non deve essere dimenticato il primo tempo: nel quale gli azzurri sono stati imbarazzanti e solo per imprecisione avversaria e per un pizzico di buona sorte non sono capitolati più volte. Svogliati, senza idee e con un Fabian Ruiz, come vertice basso del centrocampo a tre, davvero imbarazzante. Senza equilibrio, senza mordente e con una stato psicofisico deficitario, Il Napoli, ancora una volta ha evidenziato tutti i limiti degli ultimi due mesi.
Nella ripresa approfittando anche del calo fisico della compagine di De Zerbi, finalmente, si è subito notato una squadra più accorta, concentrata e aggressiva. Tutto racchiuso in quella parola tanto decantata da quelle parti, la cazzimma. La cazzimma di Rino Gattuso. Allan riesce ad inventare un goal da centravanti puro girandosi in un fazzoletto di terreno ed insaccando nel set. Da quel momento una sola squadra in campo: il Napoli. Poche trame e giocate di rilievo ma carattere e cattiveria hanno portato i partenopei a vincere una partita che potrebbe essere uno spartiacque per la stagione. Emblematico l’abbraccio degli azzurri sotto il settore ospite associata all’esultanza di tutta la panchina. La tensione e il momento difficile è palese, la vittoria è stata una dolce liberazione. Bellissimo l’abbraccio di Gattuso con Insigne a fine incontro. Una cosa è chiara a tutti ora, il gruppo è unito e compatto. Altra bella notizia oltre ai tre punti.
La strada è lunga, non bisogna guardare la classifica, che resta deficitaria e pericolosa pensando anche al calendario da brividi che aspetta gli uomini di Gattuso: Inter, Lazio, Fiorentina, Juventus, ma se il Ringhio voleva una piccola strenna natalizia, è arrivata.
Aspettando qualcosa anche nella calza dell’epifania, il tecnico di Corigliano, finalmente ha visto i primi segnali di ripresa di un malato che rischiava di cronicizzare nella sua patologia.
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