domenica 26 agosto 2018

Canta Napoli, suona Carlo Magno!!




Il Napoli inizia soffrendo, mette dubbi e perplessità ma alla fine da grande squadra con cuore e caparbietà vince e strappa applausi da tutti gli appassionati di calcio. Basta parlare ancora una volta del Napoli di Sarri perché mai come ieri la partita è stata vinta dall’allenatore italiano più vincente con i cambi e con il cambio modulo, forse l’unico vero limite del maestro toscano quello di non saper leggere la partita in corsa. 
Non vanno dimenticate le amnesie difensive che hanno portato al doppio vantaggio rossonero così come non può passare in sordina la poca freschezza di Ospina, parso in ritardo su entrambe le reti subite. Vero è che guardando le statistiche niente faceva presagire ad un risultato tanto netto quanto inaspettato per il diavolo ad inizio ripresa. Il Napoli del primo tempo dopo lo schiaffo subito da Milan recupera tanti palloni, cerca di proporsi sugli esterni ma sembra essere sempre poco incisivo permettendo ai rossoneri di controllare senza troppi affanni.  Nella ripresa neanche il tempo di cominciare e il Milan sembra mettere il sigillo all’incontro. 
Il Napoli ha il merito di non arrendersi mai. La stanchezza del Milan, le sostituzioni ed il cambio di modulo fanno il resto. Gli azzurri rimontano e vincono in crescendo e con convinzione riuscendo in un’altra rimonta dopo quella di una settimana fa e siamo certi, vedendo le tante critiche piovute dopo le amichevoli estive e il calendario alla mano, in pochi pensavano il club di De Laurentiis a punteggio pieno.

La cosa che ci piace inoltre sottolineare è che questa squadra ha ancora grandi margini di miglioramento in ogni reparto ed in molti uomini, è chiaro che il Napoli sta attraversando una metamorfosi di gioco, di idee e di spirito. E se la metamorfosi finisce e gli azzurri sono ancora lì allora si potrà ritornare a sognare. Interessanti le parole di Zielinskial termine della partita che sottolinea l’importanza del colloquio negli spogliatoi a fine primo tempo e sono da incorniciare anche le parole di Ancelotti a fine partita che da persona vincente e pacata smorza l’entusiasmo e l’euforia creatasi dopo una strepitosa remuntadaCarlo MAGNO con oggettività analizza l’incontro passando per le difficoltà iniziali, alla soddisfazione della ripresa ed alla reazione dei suoi uomini fino a complimentarsi con gli avversari per l’ottima partita disputata e addirittura a giustificarli per la sconfitta dando la colpa alla condizione fisica meno brillante rispetto ai suoi visto la partita in meno giocata. Cheapeu.

Come già sottolineato qualche incertezza per Ospina. Poco reattiva e leggermente sorpresa la linea difensiva su entrambe le reti rossonere. Hamsikancora non sufficiente. Mostruoso Allan, forse fin troppo essendo l’inizio. Ottimo ZielinskiDiawara, entrato nella ripresa proprio al posto del polacco. Meno incisivo Milik. Devastante come una volta Mertens ritornato al suo vecchio ruolo da esterno. Benissimo Luperto che prende il posto di Rui affaticato. Sembra che anche qui Carletto ci abbia visto lungo insistendo sulla permanenza del giovane centrale difensivo.

Piccola nota. Triste lo sguardo del Pipita a fine gara, non lo ammetterà mai ma siamo certi che in cuor suo avrà capito di aver sbagliato sia in termini sportivi che in termini mediatici il suo trasferimento alla Vecchia Signora. Sedotto e abbandonato in meno di due anni!!! Ora se volete il carro dei vincitori è ancora aperto ma salite adesso o mai più!!

martedì 21 agosto 2018

Lazio Napoli: la rivincita di Re Carlo



Quando c’è stato il fischio di inizio sono partite le prime “esperte” constatazioni. Il Napoli subirà goal dopo poco, gli azzurri verranno umiliati, la Lazio è nettamente più forte non c’è partita, il Napoli non andrà oltre il quinto posto. Tanti allenatori, tanti esperti, tanti guru. Partita equilibrata fin dalle prima battute poi la voglia della Lazio e le paure degli azzurri, fin troppo bersagliati dalle polemiche del calcio estivo, hanno permesso ai bianco celesti di prendere una leggera supremazia territoriale portando alla rete di Immobile. 
Rete bella per l’attaccante napoletano ma imbarazzante per la difesa azzurra. Forse questa però è stata la vera scintilla per i partenopei che con il passar dei minuti hanno raggiunto sempre più consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto estrema razionalità nella gestione del match. Il pareggio di Milik è una delizia per gli occhi, il vantaggio una perla di Insigne. Qualcuno dice che Ancelotti è stato fortunato è che il Napoli ha vinto grazie al Sarrismo, niente di più falso. Gli azzurri hanno vinto grazie a giocate che fanno parte del DNA di questa squadra e non di un allenatore, il merito di Carlo va visto nella tranquillità e semplicità di trovare la zampata vincente mettendo da parte anche l’estetica. Certo il Napoli non è da quinto posto prima di iniziare il Campionato così come ora non è già da scudetto.

Ancora lacune difensive ed un Hamsik troppo spaesato ma con un mostruoso Allan, un ispirato Insigne e soprattutto un ritrovato Milik capace di spazzare con una sola partita l’ombra indimenticata di Cavani. Lasciamo le critiche ai detrattori, lasciamo le pseudo griglie di partenza a chi crede di capire e sapere e teniamoci stretti RE CARLO ed il suo Napoli che a prescindere un mercato non sfavillante dirà la sua in Italia ed anche in Europa!! Sabato arriva il Milan messo davanti agli azzurri sulla griglia di partenza nonostante il meno 27 dell’anno scorso, come diceva qualcuno “sta ca.. e matematic”. Ritorna Higuain, arrivato a Milano come il salvatore della patria. Vedremo, come si suol dire il tempo è galantuomo.