La notizia più importante è che il Napoli si riprende la testa della classifica battendo in rimonta un buon Bologna ma la vittoria azzurra è stata tutt’altro che semplice.
Mister Sarri sbaglia a lamentarsi sul giocare dopo la Juventus ma probabilmente lui conosce bene la tensione che si respira nello spogliatoio azzurro e la conferma sono i primi minuti del match.
Trenta secondi ed il Bologna passa, discesa di Dzemaili, cross di Di Francesco, Koulibaly salta a vuoto e Palacio di testa anticipa un incerto Rui. Il San Paolo si ammutolisce e la pressione, già alta prima del match, aumenta come un macigno sulla testa degli azzurri, la buona sorte vuole che il Napoli dopo pochi minuti riesce a pareggiare su azione d’angolo con un clamoroso autorete di Mbaye.
I partenopei nonostante il pareggio continuano a giocare male e soffrire terribilmente le ripartenze del Bologna che non ripassa in vantaggio solo per un gran intervento di Reina su Palacio sfuggito nella circostanza a Chiriches. La partita si mantiene in equilibrio fino al 37’ quando un’ingenua trattenuta di Masina su Callejon permette agli azzurri di ribaltare il risultato con il rigore di Mertens. Parlare di rigore scandaloso ci sembra eccessivo forse la parola adatta è generoso anche se va segnalata che al VAR c’era il miglior arbitro italiano Orsato che non ha fatto altro che confermare la prima impressione dell’arbitro di campo. Aperte le polemiche. Nella ripresa il Napoli rischia poco o nulla anche se così come nella prima frazione non riesce a fare il suo solito calcio spumeggiante e così osannato, fortuna vuole che arriva il colpo da campione. A metà ripresa Mertens mette la palla all’incrocio dei pali lasciando un tranquillo finale ai tifosi azzurri. Retroguardia orfana di Albiol soffre maledettamente il Bologna, a centrocampo si salva solo il solito Allan. Meno mobile il trio offensivo ma con un Mertens ispiratissimo.
Testa e gambe a Benevento che a prescindere la classifica resta comunque un derby.
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