Il Napoli di Sarri finalmente non stecca la prima di campionato uscendo vittorioso dal Bentegodi di Verona con un secco 3-1 per gli azzurri e rispondendo con la stessa carta alla Juventus che nel pomeriggio ha vinto con il Cagliari.
Sarri opta per un lieve turn-over per ogni zona del campo, in difesa c’è Chiriches al posto di Albiol, a centrocampo la coppia Diawara-Zielinski per Allan-Jorginho e in attacco Milik per Mertens.
I partenopei partono a razzo nonostante un Verona chiuso a riccio, pressing alto ed asfissiante con inserimenti continui e un delizioso tiki-taka. Il protagonista dell’incontro è lo scugnizzo azzurro. Insigne sfiora il goal in due circostanze, nella prima poco preciso nella seconda è bravo il portiere. La palla goal più clamorosa è di Callejon che si presenta a tu per tu con il portiere scaligero ma tira debolmente fra le sue braccia. Alla mezz’ora gli azzurri passano, cross dalla bandierina di Callejon, Nicolas esce male, palla verso Chiriches ma davanti al rumeno si para Souprayen che anticipa l’avversario azzurro ma finisce per colpire male il pallone mandandolo nella propria porta. Anche per il Napoli dopo la Juve la prima esperienza con il Var: Fabri chiede agli arbitri davanti agli schermi una verifica fermando il gioco alcuni secondi attendo la validità del gol del Napoli.
Pochi minuti e gli azzurri raddoppiano, contropiede da manuale del calcio, Diawara recupera palla e fa ripartire l’azione azzurra, pallone su Insigne che poi la tocca per Milik. Il polacco con un gran destro ad incrocio infila Nicolas. Prima della fine del primo tempo è Hamsik che da buona posizione spara alto.
Nella ripresa il Napoli entra con meno ardore e concede qualche spazio al Verona fino a quel momento completamente assente dal terreno di gioco. Nel primo vero affondo i giallo-blu sfiorano la rete con Verde con un gran diagonale ma Reina si fa trovare pronto. A pochi minuti dal suo ingresso, è il folletto belga a propiziare il tris azzurro. Scambio veloce Insigne-Mertens, il belga davanti al portiere viene abbattuto da Nicolas. Sul pallone vagante si avventa Ghoulam che da sinistra scarica una bordata che si infila sotto la traversa. Partita che il Napoli ritorna a gestire in largo ed in lungo sfiorando anche il poker più volte fino all’80° quando l’arbitro Fabri erroneamente fischia un rigore per il Verona ed espelle Hysaj per una trattenuta a Bessa. Lo stesso arbitro decide di non avvalersi del VAR nel quale si vede inequivocabilmente che è prima Bessa a trattenere l’albanese. Pazzini realizza il rigore, il Napoli va in bambola ed i giallo-blu sfiorano clamorosamente di rientrare in partita sfiorando il 2-3 prima con Caceres e poi con Valoti.
La partita termina con un pizzico di sofferenza di troppo per i partenopei.
Nonostante l’ottimo turn-over effettuato da Sarri, il Napoli domina per buona parte dell’incontro senza soffrire né il Verona, né l’ambiente né il campo disastrato. Ancora una volta però dobbiamo registrare qualche piccola notazione. L’inizio della ripresa per gli azzurri è poco pungente e con poco mordente, questo può essere pericoloso su qualsiasi campo nonostante l’oggettiva differenza di forza tra le compagini. A prescindere l’errore di Fabbri in occasione del rigore per il Verona, il Napoli non può, in una partita dominata a lunghi tratti, soffrire così tanto un avversario così inferiore, ancora si denotano quei limiti mentali tanto decantati, ecco dove mister Sarri dovrà lavorare soprattutto in vista del delicato match di martedì contro il Nizza.
Il peggiore è Hysaj che a prescindere il presunto errore sul calcio di rigore per il Verona diventa nervoso e poco incisivo dopo l’ammonizione subita. Callejon non al suo top. Bene Milik, in crescita ed il goal non potrà che accelerare la sua ripresa. Il migliore è Insigne, fa di tutto: corre, suda, aiuta i compagni, propina pregevoli assist, si danna e per finire si scontra anche con i tifosi (pseudo) scaligeri da vero condottiero, commovente.
Ora testa e gambe a martedì all’incontro con il Nizza per entrare nell’Europa che conta!!
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