giovedì 29 settembre 2016

STREPITOSI

Il Napoli non fallisce l’esordio al San Paolo in Champions contro una signora squadra chiamata Benfica.

L’atmosfera è magica come sempre al San Paolo quando si tratta della Champions. L’inizio con il nostro “ THE CHAMPIONS” è da brivido, ormai marchio di fabbrica del tifo azzurro.

Nei primi minuti le squadre si studiano poi una doppia opportunità con Mitrolglu ci fa comprendere il perché il Benfica è la quarta squadra del ranking. Gli azzurri si svegliano e Hamsik sigla il vantaggio.

Da segnalare, nel primo tempo, l’esordio improvviso di Maksimovic causa infortunio di Albiol, che nessuno c’è ne voglia ma quasi siamo contenti a dimostrare che i nuovi acquisti sono già quasi tutti pronti e che è arrivato il momento di far ruotare tutti, forse questo l’unico rimprovero che si può fare a Sarri.

Nella ripresa il Napoli inizia uno show che dura venticinque minuti. Uno strepitoso Mertens si procura e trasforma una magica punizione. Subito dopo è Callejon a procurarsi un rigore che Milik realizza magistralmente. Pochi minuti ed arriva il poker ancora di Mertens in mischia. Il Benfica alle corde è in pieno stato confusionale.

La giovane età, l’inesperienza, la felicità del risultato fanno calare la tensione a tutta la squadra portando il Benfica parzialmente in partita. I lusitani segnano in quindici minuti due goal evitabilissimi facendo riflettere sulla tenuta nervosa degli azzurri. Nel secondo tempo, per la nostra gioia, esordisce anche Giaccherini.

La partita finisce e nessuno può scalfire questa eccellente prestazione degli azzurri in questa magica notte, ad accezione degli improvvisi cali di tenuta che devono essere evitati per continuare la crescita intrapresa. In certi momenti ed in determinate partite i ritmi vanno rallentati e l’incontro messo in ghiaccio.

Il migliore è Mertens, straripante. Il “peggiore” è il polacco Milik, meno mobile rispetto al solito e poco incisivo nei quindici metri nonostante un rigore calciato in modo perfetto. Da segnalare l’incredibile impatto che Maksimovic ha con la partita, entra a freddo e dimostra sin da subito il perché è costato un bel po’. Complimenti Nikola!!

Piccola nota di redazione, il Benfica non perdeva fuori casa da 9 mesi, ha vinto le ultime 15 partite in trasferta ed ha subito solo cinque goal dall’inizio della stagione ed è primo in campionato davanti a Sporting Lispona e Porto. Questo è solo per far comprendere che grande partita hanno fatto gli azzurri stropicciando per molti minuti una grande d’Europa.

Mister Sarri ha superato a pieni voti e con Lode anche l’impatto Champions.... mister sei un PROFESSORE!!!

domenica 25 settembre 2016

ANCORA IN ALTO

Il Napoli vince con apparente semplicità nell’anticipo serale del sabato contro il sorprendente e arcigno Chievo di inizio stagione.

Gli azzurri scendono in campo con gli ormai soliti cambi, dopo dieci minuti di studio il Napoli inizia a macinare gioco rendendosi pericoloso con Insgine,  Hamsik e Gabbiadini.

Manolo finalmente si sblocca con il suo primo goal in azzurro con un meraviglioso sinistro su ottima aziona iniziata dal capitano. Hamsik pochi minuti dopo, su imbeccata di Insigne, raddoppia con un meraviglioso bolide e fa 100 goal con gli azzurri.

Auguri capitano.

Nella ripresa il Napoli gestisce la gara ed abbassa decisamente i ritmi ed il baricentro. Il Chievo prova a rientrare in partita con qualche incursione in area, la più pericolosa porta Floro Flores a tu per tu con Reina che non ne approfitta anche per merito di un intervento di Koulibaly. Ad onor di cronaca il senegalese tocca Floro Flores anche se lo stesso era già in caduta. Diciamo che è il classico episodio che se lo dai o non dai il penalty hai fatto la scelta giusta. La partita finisce lì.

Sufficienza per tutti con Zielinsky ed Hamsik al di sopra di tutti. Ci aspettiamo ancora l’ultimo risveglio, quello di Lorenzihno.

Non comprendiamo come già detto qualche giorno fa perché mister Sarri non cerchi di inserire giocatori pronti fisicamente e che già conoscono il nostro campionato. E’ arrivato il momento di far riposare, sopratutto in certe partite,  uomini come Callejon, Koulibaly e Jorgihno. La stanchezza e soprattutto gli infortuni possono fare brutti scherzi. Attendiamo speranzosi.

Unica pecca stasera, nel secondo tempo la partita va chiusa senza dare speranze, eventuali, agli avversari. Dopo é giusto fare palleggio e giro palla.

Ancora da segnalare qualche pericoloso calo di tensione ed una certa sufficienza in certi frangenti della gara.

Ora testa e gambe a mercoledì, si torna in Champions. Guai a sottovalutare l’avversario e “cullarci” sulla vittoria di Kiev,  è questo il momento di sferrare già un importante colpo decisivo per le sorti della qualificazione agli ottavi!!!

Arriva il debutto stagionale al San Paolo contro l’ostico Benfica e finalmente dopo due anni di attesa siamo pronti ad ascoltare ,da uno stadio presumibilmente gremito THE CHAAAAAMPIOOOOOONS.

giovedì 22 settembre 2016

STANCHI E SPRECONI


Il Napoli non riesce a mantenere la testa della classifica uscendo dal Ferraris di Genova con un solo punto.
Partita con un livello agonistico alto e ritmi vertiginosi, forse una delle più belle di queste prime giornate.
Il Genoa ben messo in campo da Juric gioca una partita a viso aperto soprattutto nel primo tempo.
Gli uomini di Sarri, d'altro canto,  giocano con la voglia e lo spirito di chi sa di essere forte e cerca di mantenere il primato a tutti i costi. Azzurri spesso questa sera leziosi soprattutto negli ultimi 15 metri,
peccano di egoismo in alcuni uomini chiave quali Mertens e Callejon e questo è un errore imperdonabile.
La prima regola che insegnano nelle scuole calcio è che deve segnare chi è meglio posizionato.
Nel primo tempo, a parte qualche percussione pericolosa genoana, le palle goal sono tutte azzurre.
Hamsik colpisce una clamorosa traversa  e Perin compie un miracolo su colpo di testa di Milik. Il Napoli fa tanto possesso palla, ma sembra poco lucido negli ultimi metri sprecando ottime ripartenze. Non concesso un rigore agli azzurri per fallo di mano di Ocampos in area genoana.
Nel secondo tempo gli uomini di Sarri  entrano in campo decisi a portare a casa i tre punti ma, ancora,  l'egoismo e l'imprecisione ne fanno da padrone prima con Callejon poi Hamsik, Albiol ed infine Insigne subentrato ad un'evanescente Mertens sbaglia a tu per tu con Perin. Nel finale il Napoli crolla e rischia addirittura la beffa nelle ripartenze genoane,  salva due volte il redivivo Pepe Reina. Anche nel secondo tempo al Napoli viene negato un secondo rigore per trattenuta evidente su Milik. Se ci mettiamo i due di stasera più il primo con il Pescara siamo a tre, proprio nelle partite pareggiate dagli azzurri.
Il Napoli stasera ha peccato di cinismo, si è specchiato troppo e soprattutto inizia a sentirsi la stanchezza di queste partite ravvicinate.
Male Mertens. Stanco in toto il centrocampo. In affanno sia Ghoulam che Hysai. Poco lucido Callejon.
Anche il decantato Zielinsky entra e sembra la brutta copia di quello ammirato fino a domenica scorsa.
Una partita che il Napoli ai punti meritava comunque di vincere ma che in realtà ha rischiato di perdere. Bisogna giocare sempre per la squadra e non si deve peccare di egoismo e inutili fronzoli. Mister Sarri deve al più presto inserire i nuovi acquisti quali Rog, Diawara, Giaccherini ecc.ecc. La stanchezza inizia a sentirsi e se non si girano tutti e 17-18 giocatori si rischiano anche cocenti beffe dovute alla poco lucidità.
Non si può non segnalare che il Napoli ancora una volta è "sfortunato" con gli arbitri, D'Amato sbaglia tutto quello che poteva sbagliare nell'area genoana. Si spera prima o poi in una dolce compensazione.
Voltiamo pagina, un pareggio a Genova ci può stare. Gambe e mente al sorprendente Chievo che i partenopei  affronteranno a Fuorigrotta sabato. I tre punti sono d'obbligo!!!

domenica 18 settembre 2016

Higua...Chi?


Spesso si dice che dietro ai numeri c’è il valore di una squadra, il Napoli:
-          conquista la quarta vittoria su cinque partite giocate (in realtà senza il ‘caro’ Rocchi il Napoli aveva fatto emple-in)
-          ha il capocannoniere della Serie A ed il vice
-          ha il miglior attacco delle Serie A
-          il sostituto di Higuain fa la sua terza doppietta in stagione alla prima esperienza in Italia
ed ha 22 anni.

Non vogliamo dire altro, per una volta come si dice spesso lasciamo parlare i numeri.
Vogliamo azzardare da ora, Higuain è un campione non ci sono dubbi ma il vero fuoriclasse il Napoli lo ha ancora in casa....è mister Sarri.
Gli azzurri nel primo tempo lasciano giusto 5 minuti di gioco al Bologna che sfiora il vantaggio con l’ex Dzemaili, poi inizia un bombardamento di azioni e tiri che solo l’imprecisione ed un pizzico di fortuna non permettono al Napoli di chiuderla nella prima frazione. Il vantaggio arriva comunque su una pennellata di Insigne per il colpo di testa del bomber Callejon.
Nella ripresa, un po’ la stanchezza, un po’ il narcisismo degli azzurri e soprattutto la voglia del Bologna, mettono in difficoltà i partenopei che minuto dopo minuto abbassano il ritmo ed il baricentro, ecco che Verdi trova il goal del pareggio con un tiro da fuori area che sorprende decisamente Reina.
Ancora una volta comprendiamo cosa significa far girare i giocatori, cosa impossibile negli anni passati.
Uno spento Gabbiadini esce per far posto a Milik.
Il polacco, giusto per far ricredere ancora a qualche scettico, dimostra di non essere bravo solo di testa ma di avere un sinistro e un fiuto del goal niente male considerando sempre la sua giovane età.
Prima palla toccata e goal del vantaggio. Lancio di Marekiaro e Milik con un dolce pallonetto realizza una perla. Dopo un goal divorato da Insigne, ancora Milik, tiro fulmineo da fuori area alla ‘moderata’ velocità di 103 km/h e partita chiusa con la seconda doppietta del sostituto di Higuain.
Il Napoli sfiora il quarto goal per poi rallentare definitivamente per attendere il novantesimo. Il Bologna finisce in dieci per un espulsione da ultimo uomo di Krafth per fallo su Zielisnki lanciato magistralmente da Milik.
Fischio finale e tutti ai piedi......del Napoli.
Gli azzurri fanno sperare davvero bene considerando anche l’impegno europeo.
Il Napoli vince una partita non semplice contro un avversario ben messo in campo e soprattutto dopo la lunga trasferta di Champions a Kiev. Gli azzurri lasciano al Bologna i primi minuti e metà del secondo tempo, considerando gli impegni ravvicinati ci può stare.
Oltre a Milik e Callejon, menzioniamo ancora una volta Zielinsky, ovunque viene messo a centrocampo il suo rendimento resta altissimo. Qualche dubbio su Strinic e sul suo rendimento e soprattutto preoccupa molto la situazione di Gabbiadini. Non punge, non è determinante, non lo vediamo sereno e sorridente ed inizia ad avere anche screzi con i compagni. Questa è una situazione che dovrà essere al più presto ripresa da Mister Sarri se non addirittura dal patron De Laurentiis, facendo sentire a Manolo la vicinanza della società e soprattutto la fiducia in lui.
Gabbiadini è un grosso patrimonio e siamo certi cha sarà decisivo anche lui con i suoi goal facendoci divertire e perché no anche sognare.
Ora senza proclami ed entusiasmo fuori dalle righe, pensiamo subito alla difficile trasferta di Genova.  Non c’è tempo di festeggiare ma solo di continuare a lavorare e.....VINCERE!!!

mercoledì 14 settembre 2016

Milik....all'improvviso


Gli azzurri mettono i primi importanti tre punti in cascina, in un girone tutt'altro che scontato.
Succede tutto nel primo tempo, al goal degli ucraini risponde il nostro polacco Milik con una doppietta di testa efficace anche se non bella stilisticamente.
Nella ripresa gli ucrani restano in dieci ed il Napoli amministra il risultato sfiorando il tris con Mertens che coglie un palo clamoroso.
 
I partenopei però non hanno giocato la miglior partita sopratutto nei primi venti minuti.
Entrano in campo emozionati, poco attenti, poca grinta e sopratutto lenti e prevedibili. 
Sbagliano passaggi semplici e banali facendo prendere coraggio minuto dopo minuto agli ucraini che assisiti da un pubblico caldo riescono a passare in vantaggio con tutta la difesa del Napoli ferma a guardare che permette prima una torre in solitario di Tsygankov e successiva girata vincente in area di Garmash.
Il Napoli accusa il colpo rischiando ancora qualcosa. 
Superato il ventesimo gli azzurri si svegliano e si ricordano di essere in Champions non per caso, iniziano a giocare e divertire ed ecco che arriva prima il pareggio ed, a chiusura di primo tempo, il sorpasso con Milik sancendo anche la differenza tecnica evidente tra le due squadre.
Il Napoli rientra in campo più concentrato ma ancora molto impreciso con poca personalità sia in fase di impostazione che di conclusone anche se, ad onor di cronaca, rischiando poco o niente. 
Gli azzurri, nonostante l'uomo in più, nella ripresa non riescono a chiudere la partita, altra grossa pecca, e si accontentano di avere solo il possesso palla. Fortuna la pochezza della Dinamo.
 
Buono anzi ottimo il risultato alla prima in Champions, non si poteva chiedere di più, addirittura già primi visto il pareggio nell'altra partita del girone tra Benfica Besiktas, ma ci aspettiamo di più dal Napoli di Sarri non possiamo permetterci di affrontare un'altra trasferta con questo spirito perché in Europa non ci sarà sempre la Dinamo Kiev.
Ottimo Ghoulam e Milik, quest'ultimo da vero bomber di razza tocca due palloni e fa due goal. Sufficienze piene per Koulibay,Mertens e Callejon per il resto strimizzite sufficiente e qualche mediocrità.
 
Torniamo a Napoli con tre punti e molte cose su cui lavorare sopratutto mentali e di gestione, siamo certi che mister Sarri troverà i giusti accorgimenti per la prossima gara di Champions.
 
“Un giorno all'improvviso” stasera lo trasformiamo in “un Milik all'improvviso”.

domenica 11 settembre 2016

Senza PAURA

Il Napoli torna dal Barbera con i tre punti e questa era la cosa fondamentale per il morale, per restare comunque nelle zone alte e, soprattutto per gli scettici.
Sarri preferisce non chiamare quello di stasera turn-over​ e​ a noi sta più che bene. Finalmente il mister ha la possibilità di alternare non dodici tredici elementi ma diciassette diciotto validi giocatori.
​Nel ​primo tempo​, con il Palermo arroccato nella propria area, ​il Napoli​, oltre ad un immenso possesso palla, crea solo un paio di occasioni. Errore colossale del primo tem​po​, ammesso anche dallo stesso Sarri, gli azzurri si intestardiscono a voler fare lunghi cross al centro dell'area con il solo Milik nell’attacco partenopeo rendendo i propri sforzi vani.
Nella ripresa il Napoli, approfittando anche della stanchezza del Palermo, entra in campo meno contratto, più deciso e con quei piccoli accorgimenti che fanno la differenza, ecco che nel giro di 5 minuti si chiude la pratica Palermo. Azione che nasce dal miglior in campo, Zilelinski serve Ghoulam, cross dell'algerino , movimento di Milik che libera il capitano Hamsik che insacca portando in vantaggio gli azzurri e permettendo allo stesso di superare i goal di Maradona nel Napoli. Complimenti MAREKIARO sei nella storia del Napoli!!
Pochi minuti ed Insigne pennella per Callejon che insacca di testa. Il Napoli rallenta, il Palermo sfiora l’1-2 ma da ​un’azione fenomenale di Zielinski arriva lo 0-3 ​di​ Callejon che da stasera è il capocannoniere della serie A. Partita in ghiaccio e testa e gambe a Kiev per l’esordio di martedì in Champions.
Non volendo strumentalizzare le parole di Mister Sarri, non abbiamo compreso quando ha parlato qualche giorno fa di “attesa” per il contributo dai nuovi acquisti. Forse questo discorso può valere per Rog e Milik estranei al campionato italiano, ma per giocatori già veteranei quali Giaccherini, Diawara, Zielinski, Maksimovic, Tonelli non comprendiamo perché non possono entrare subito in questo Napoli almeno solo per far rifiatare in certe partite i “titolari”.
Come detto strepitoso Zielinski, sublime Callejon e inesauribile il capitano Marekiaro. Miglioramenti di Insigne, a parte la sua discutibile capigliatura. Conferme per Koulibaly, Jorginho, Albiol e Ghoulam. Sorprendente l’inossidabile Maggio. Piccolo passo indietro di Milik meno in palla rispetto all’ultima prova ma ricordiamo che parliamo di un ventiduenne.
Stasera, considerando anche la pochezza dell’avversario​ e una piccola sbavatura nella ripresa, si sono visti miglioramenti soprattutto sotto l’aspetto caratteriale e fisico e soprattutto finalmente la bontà di questa rosa con valide ed importanti alternative.
Quest’anno possiamo divertirci, senza ansie e senza paure​, il Napoli non deve fare corsa su nessuno ma solo su se stesso. Vincere, vincere e ancora vincere o almeno provarlo sempre a fare poi si vedrà, l’importante sarà sudare sempre la maglia e dare sempre il massimo per non aver rimpianti.


Ora si vola in Ucraina per l’importante sfida d’esordio Champions programmata per martedì e finalmente inizia a riecheggiare nelle nostre orecchie la tanto attesa musichetta!!