domenica 25 novembre 2018

Napoli Chievo 0-0, brutto stop per gli azzurri


[

Un opaco Napoli si fa bloccare dal Chievo in casa e perde di vista la Juventus che scappa a più otto.
Ancora una volta come spesso succede negli ultimi anni il Chievo riesce a far soffrire ed addirittura a strappare un punto, che per certi versi è più che meritato, al Napoli.
Gli azzurri sin dalle prime battute stranamente sembrano svogliati, con poca intensità e anche molto imprecisi. Tanti giocatori sotto la sufficienza alcuni sembrati davvero stanchi. Il primo tempo sfila come una partita di fine stagione e già quì bisogna interrogarsi come mai. Il Napoli riesce in una sola buona ripartenza ma Callejon, uno dei peggiori, calcia malamente centrale e Sorrentino respinge. Manca un rigore agli azzurri a metà tempo per un’evidente spinta di Obi ai danni di Callejon, in questo caso quello che più sorprende non è neanche la non assegnazione del penalty ma il non tener in considerazione neanche l’utilizzo del Var da parte dell’arbitro.
Nella ripresa entra un Napoli leggermente più aggressivo ma ancora poco lucido e non combattivo come ci si aspetta da una squadra che rincorre. I partenopei ci provano più volte con Mertens, Callejon e Zielinski ma senza convinzione e con poca precisione. E’ Insigne in due occasioni l’unico ad andare più vicino alla realizzazione. Nella prima circostanza si divora il vantaggio solo davanti al portiere calciando clamorosamente a lato, nella seconda è il palo che ferma lo scugnizzo napoletano. Gli azzurri fanno incetta di corner ma senza mai sfruttarne uno. Questa volta, come l’anno scorso, non arriva la zampata vincente neanche nel recupero anche se è Koulibaly nel finale a scheggiare il palo con una girata volante. La partita finisce tra la delusione dei tanti supporters azzurri accorsi in massa al San Paolo.
Con un pizzico di fortuna la partita poteva essere vinta lo stesso ma capire da dove arriva questa prestazione così scialba non è semplice. La pioggia ed il campo pesante certamente non hanno aiutato gli azzurri nelle loro trame offensive ma il vero problema è che si è notato per tutta la gara un Napoli stanco e con poco mordente. In alcuni momenti sembrava davvero che gli uomini di Ancelotti non sapessero cosa fare con il pallone tra i piedi. Sicuro non va dimenticato i tanti giocatori impegnati in settimana con le rispettive nazionali, così come è probabile che alcuni giocatori anche se inconsciamente pensassero già all’incontro di mercoledì in Champions. Da sottolineare infine che il Chievo nonostante la peggior difesa ed il peggior attacco è venuto a Napoli a far la sua partita, facendo le ovvie barricate ma lottando con grinta e cuore.
Male Ounas e Diawara, peccato vista l’opportunità datagli da Ancelotti. Non bene neanche Callejon apparso molto stanco e Milik ancora una volta poco determinante. Preoccupa Zielinski che da quando si tratta sul rinnovo non riesce più ad incidere come prima, forse è arrivato il momento di chiudere questa pratica e permettere al giocatore di essere più sereno.
E’ chiaro che già stare attaccati a questa Juve è una mezza impresa ma buttando un occhio sul calendario dei bianconeri e considerando l’avversario di oggi fa davvero male non essere riusciti a vincere oggi e soprattutto vedere allungare le distanze dalla vecchia signora. Sarebbe un peccato perdere le speranze già a fine girone di andata.
Ora testa e cuore alla partita di mercoledì contro la Stella Rossa nella speranza di ricevere belle notizie da Parigi e far diventare una serata Champions in una meravigliosa notte Champions.

sabato 10 novembre 2018

Genoa Napoli 1-2, rimonta bagnata




Il Napoli vince in rimonta sotto il nubifragio di Genova con un’autorete di Biraschi nei minuti finali. Evitando campanilismo e sterili polemiche, questa partita doveva essere sospesa al 58’ sul risultato Genoa 1 Napoli 0. Non è possibile che le televisioni e chissà chi o cosa possono decidere arbitrariamente e soprattutto mettendo a rischio l’incolumità dei giocatori ovvero il patrimonio delle Società. Riavvolgiamo il nastro.
Il Genoa scende in campo con grinta e cattiveria mentre il Napoli, come già aveva predetto Ancelotti nella conferenza stampa di ieri, sembra essere distratto e poco dentro il match. I grifoni si rendono pericolosi al 10’ con il suo bomber Piatek che calcia fuori da buona posizione. Pochi minuti e gli azzurri sfiorano la rete con Insigne che all’12’ colpisce un palo con un tiro dalla distanza. Il Napoli si affaccia spesso nell’area rossoblù ma pecca sistematicamente nella scelta finale. Al 16’ il Genoa passa, cross di Romulo, Hysaj si perde Koume che insacca indisturbato di testa. Gli azzurri accusano il colpo e per qualche minuto restano in bambola. Il Genoa ci prova ma non trova il raddoppio, nel finale è Radu che salva strepitosamente su Milik da due metri.
Nell ripresa Ancelotti lancia Mertens e Fabian Ruiz dal primo minuto ed il Napoli sembra rinascere sia fisicamente che mentalmente. E’ proprio Mertens che sfiora il pareggio due volte ma per pochi centimetri la palla finisce fuori. Al 58’ l’arbitro giustamente sospende la partita per il diluvio che si abbatte sul campo. Dopo dieci minuti a sorpresa si riparte con un’intera fascia ingiocabile, sono gli stessi allenatori a lamentarsi più volte con il quarto uomo e gli osservatori della Lega ma tutti sono inamovibili si DEVE continuare.

Il Napoli proprio con gli uomini entrati nella ripresa confeziona il meritato pareggio, con Mertens che serve un delizioso assist a Ruiz che di sinistro batte Radu. Gli azzurri hanno voglia e motivazioni ma il terreno al limite dell’impraticabilità ferma sistematicamente tutte le ripartenze partenopee, sicuramente molto più tecnici rispetto alla squadra di Jurici. Passano i minuti ma diventa sempre più ardua riuscire a fare quattro passaggi di fila. All’85’, diremo a sorpresa, il Napoli passa con un’autorete di Biraghi che devia una punizione calciata da Mario Rui.
Gli azzurri con cuore, carattere, grinta ed un pizzico di fortuna superano un ottimo Genoa ma ripetiamo quello che si è visto dal 58° minuti di gioco non è stato calcio a prescindere il risultato finale. Il Napoli nettamente più forte del Genoa scende in campo un pò svogliato, disattento e forse anche con un barlume di presunzione, solo la tirata di orecchie negli spogliatoi di Ancelotti a fine primo tempo ed i cambi hanno dato linfa e determinazione agli azzurri che probabilmente con un campo decente avrebbero vinto comunque ma senza tutte le sofferenze patite fino all’ultimo secondo. Bellissimo lo sguardo, la grinta e la voglia di ribaltare il risultato di Fabian Ruiz dopo il pareggio. Bisogna migliorare l’approccio a queste gare post Champions ed evitare sorprese dietro l’angolo perché non solo c’è una squadra da non perdere mai di vista ma bisogna stare attenti anche chi arriva da dietro. Di sicuro vincere queste partite in questo modo con questa caparbietàè un importante segnale a sé stessi ed al Campionato intero, il Napoli c’è e vuole esserci fino alla fine!!

mercoledì 7 novembre 2018

Napoli PSG 1-1, pareggio di cuore



Napoli e PSG si dividono la posta in palio in una partita avvincente e appassionante, bella da vedere, non solo per i tifosi delle due squadre.
Ancelotti propone la formazione ormai tipo di Champions con Makismovic sulla fascia destra ed i piccoletti lì davanti.
La partita inizia e sin dalle prime battute si vede un PSG più attento e più equilibrato rispetto a quindici giorni fache pressa a tutto campo e con i suoi campioni sciorina giocate di gran calcio. Gli azzurri in un certo senso accettano questa supremazia cercando di limitare le giocate parigine attendendo il momento per la ripartenza giusta. Il Napoli del primo tempo si affaccia raramente nella metà campo francese denotando una certa timidezza nelle giocate e nel proporsi. Il PSG passa nello “strano” minuto di recupero concesso dall’arbitro, gli azzurri si fanno trovare scoperti dopo una palla persa a centrocampo, Mbape si invola sulla fascia centra per Bernatche in caduta batte Ospina.
Nella ripresa il Napoli scende in campo con una grinta ed una cattiveria veementee nei primi venti minuti prende letteralmente a pallate il PSG. Occasioni a grappolo in pochi minuti due volte con Mertens, poi Callejon e ancora con Rui. Un pizzico di sfortuna e Buffon negano il pari che arriva meritatamente su rigore. Svirgolata di Thiago Silva, Callejon si avventa sul pallone e viene atterrato dallo stesso difensore e Buffon. Insignesul dischetto batte il rientrante Buffone con un rigore imparabile. Il Napoli abbassa i ritmi e probabilmente accusa il grosso dispendio di energie spese per arrivare al pareggio.
Nel finale i francesi sfiorano il colpaccio con Mbape che da buona posizione calcia a lato.
Partita emozionante e vibrante, gli azzurri giocano una partita a due facce con un primo tempo troppo timido ed attendista senza dimenticare che di fronte c’era una squadra di mentre  nella ripresa gli azzurri giocano un meraviglioso secondo tempo con venti minuti di grande calcio e meritando ampiamente il pareggio e forse qualcosa in più, viste le tanti occasioni nella ripresa. E’ evidente che
Ancora una volta un mostruoso Koulibalyed un indemoniato Allan. Ottimo MaksimovicCallejonsoprattutto nella ripresa. Va sottolineata la freddezza di Insigne che si prende la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo.
Fare calcoli per capire come si evolverà il girone è davvero dura, certo è che il Napoli si giocherà la qualificazione fino all’ultima giornata e siamo sinceri con un girone del genere non tutti ci avrebbero scommesso. Addirittura visto lo scivolone del Liverpool a Belgrado contro la Stella Rossa tutto può accadere. Al momento c’è una certezza, gli azzurri in caso di arrivo in parità con il PSG passerebbero per il maggior numero di reti fatti in trasferta.

venerdì 2 novembre 2018

Napoli Empoli 5-1, manita azzurra



Il Napoli batte con un rotondo 5 a 1 l’Empoli e si riprende, almeno per una notte, il secondo posto in solitaria.

Ancelotti fa il suo, solito, saggio turn- over lasciando a riposo Ospina, Albiol, Allan Hamsik e incredibilmente Callejon proponendo Ruiz e Zielinski sugli esterni mentre al centrocampo la coppia inedita Rog – Diawara.
Il Napoli parte a razzo attaccando l’Empoli a tutto campo con l’intento di chiudere l’incontro il prima possibile. All’11’ il gli azzurri passano, Koulibaly recupera palla e dopo una bella discesa serve Insigne che con un colpo da biliardo batte Provedel. Gli azzurri continuano ad attaccare ma senza creare ulteriori rischi alla difesa toscana. L’Empoli prende fiducia e prova ad affacciarsi in area azzurra creandogli qualche piccola apprensione difensiva. Il Napoli dopo un tiro di Zielinski, respinto dal portiere toscano, raddoppia con Mertens che con un tiro chirurgico dai venti metri supera ancora l’incolpevole Provedel.
Nella ripresa gli azzurri entrano in campo un pò distratti con l’Empoli che ne approfitta per prendere campo e dopo qualche azione pericolosa accorcia in contropiede con Caputo. I partenopei accusano il colpo per qualche minuto, simbolica la sfuriata di Koulibaly al centro dell’area partenopea a seguito di un’azione molto pericolosa dell’Empoli. Con l'ingresso dell'artiglieria pesante, Callejon-Allan, arriva ancora una perla di Mertens per il tris. I toscani non si disuniscono e continuano a provare a rientrare in partita sfiorando un paio di volte il 2-3. Nel finale il Napoli dilaga prima con Milik, entrato da poco, che finalizza una bell’azione corale ed in pieno recupero è ancora Mertens che con la sua tripletta cala la manita. La partita finisce tra il tripudio dello San Paolo.

Il Napoli nonostante il risultato non gioca la sua miglior partita, alternando giocate spettacolari a momenti nel quale gli azzurri sembrano distratti e svogliati lasciando il campo ad un ottimo Empoli. Probabile che abbia inciso nella testa dei giocatori l’incontro decisivo di Champions di martedì. Mai come questa sera però gli azzurri sono stati quasi perfetti e devastanti ogni qual volta arrivavano in aerea empolese. Ancora chapeau a Mister Ancelotti per il suo ennesimo e vincente turn-over e soprattutto per aver avuto il coraggio di lasciare giocatori fuori che sono stati quasi sempre determinante. Benissimo Koulibaly e Insigne. Meno incisivo Fabian Ruiz forse non proprio a suo agio come esterno. Immenso CIRO Mertens, probabilmente nel suo miglior momento di forma. Da sottolineare i meravigliosi goal fatti dai due piccoletti, entrambi fanno sembrare facile qualcosa di estremamente bello e complicato.
Arriva martedì una delle partite più emozionanti e importanti della stagione, in un San Paolo gremito all’inverosimile il Napoli proverà a battere i campioni del PSG per l’allungo decisivo verso gli ottavi di Champions.

L’importante in primis è CREDERCI!!