domenica 25 giugno 2017

Ma cosa serve a questo Napoli?

Siamo sinceri a questo Napoli serve davvero poco per migliorarsi o meglio si potrebbe migliorare con top player ma sappiamo la politica di De Laurentiis quindi  è giusto pensare a qualcosa di realmente concreto.

Discorso portieri, c’è da chiarire il caso Reina e capire chi farà da secondo in quanto se Rafael è chiaramente in partenza ancora non lo si può dire per Sepe. Va fatto uno sforzo nei limiti per Reina forse non tanto per la sua forza tra i pali ma per il suo carisma nello spogliatoio. Io, sarò controcorrente, ma preferirei puntare su un nuovo portiere non un giovane ma un veterano di un’età media-alta, diciamo tra 25-27 anni. A parere mio mettendo i dati sul piatto della bilancia, Reina quest’anno è stato più decisivo in senso negativo che positivo e forse è arrivato il momento di svoltare soprattutto se le richieste dello spagnolo siano un tantino esagerate.
In difesa, servirà un’alternativa a Ghoulam visto che Strinic ha chiesto di partire, qui sono d’accordo con il presidente sarebbe opportuno puntare su un giovane di talento e prospettiva. Fascia destra, con tutto il bene che vogliamo a Maggio, è arrivato il momento di trovare una valida alternativa a Hysaj.
Al centrocampo non manca e non serve nulla. Rog ottima alternativa ad Hamsik ed in certi frangenti anche a centrocampo.
Esterni:  A sinistra, appurato che Mertens farà la prima punta bisogna trovare un’alternativa ad Insigne magari un uomo non di troppe pretese. A destra, nulla ci voglia il buon Giaccherini ma credo che servi quacos’altro come alternativa a Callejon.
In attacco, Milik e Mertens saranno lepunte, manderei in prestito Pavoletti per valorizzarlo e magari vederlo l’anno prossimo. Non venderei se per non una cifra alta Zapata, il ragionamento è semplice. Mertens l’anno prossimo (31 anni nrd) potrebbe partire con il pagamento della clausola ed a quel punto Zapata con i suoi 27 anni sarebbe un ottimo sostituito.
Ovviamente a bocce ferme è tutto più semplice poi come sempre sarà il campo a dire chi ha avuto ragione.


sabato 3 giugno 2017

Napoli, il "pagellone" finale

Reina: 6,5 Stagione altalenante con poche parate decisive e qualche indecisione di troppo. Resta un punto di riferimento negli spogliatoi.
Rafael S.V.
Sepe S.V.
Maggio:6 Quando chiamato in causa risponde sempre presente, esempio di professionalità e dedizione.
Hysaj:6,5 Passaggio a vuoto a metà campionato un pò come tutta la difesa poi si riprende e finisce in crescendo.
Raul Albiol: 7 Insieme a Koulibaly forma la difesa perfetta, è da notare che con la sua assenza per infortunio il Napoli passa il mese più nero della stagione.
Koulibaly: 7 E’ l’anno della consacrazione quasi sempre sopra la sufficienza, peccato per qualche ingenuità giovanile ma il futuro è suo.
Maksimovic: 5,5 Non del tutto convincenti le sue uscite, ci aspettiamo molto di più da un giocatore pagato 28M.
Chiriches: 6 Alterna prestazioni ottime a prestazioni decisamente insufficienti ma sicuramente una valida alternativa.
Tonelli: 6 Due goal in due partite consecutive forse più doti da bomber che da difensore, aspettiamo il prossimo anno per esprimerci definitivamente.
Ghoulam: 6,5 Patisce la partecipazione alla Coppa d’Africa, pesano errori individuali in alcune decisive partite. Il finale è in crescendo.
Strinic: 6.5 Ottima alternativa a Ghoulam e forse anche qualcosa in più. Il nostro augurio è la sua permanenza.
Hamsik: 8 Stagione straordinaria che lo avvicina ulteriormente al record di goal di Maradona. Peccato qualche passaggio a vuoto in alcune partite.
Zielinski: 7 Impatto mostruoso con l’ambiente Napoli, non è ormai un’alternativa ma fa parte della normale rotazione del centrocampo degli azzurri. Ottima la parte centrale del campionato.
Diawara: 7 Solo la disinvoltura che mostra nel giocare certe partite lo fa un potenziale campione. E’il futuro.
Allan: 6 Meno brillante dell’anno scorso forse anche perché patisce un po’ la concorrenza ma comunque sufficienza piena anche per lui.
Jorginho: 6 Fa una prima parte da 4 ed una seconda da 8, la conseguenza è un 6. Ci aspettiamo più continuità e qualche goal per l’italo-brasiliano.
Rog: 7 Mezzo voto in più per la cattiveria messa ogni qualvolta è entrato in campo, in poche partite ha fatto vedere di che pasta è fatto. Sentiremo parlare di lui.
Insigne: 8.5 Prima parte di campionato altalenante, poi prende la squadra con le mani e la porta a sfiorare il secondo posto. Emozionante oltre ad essere bellissimo il goal al Bernabeu solo un talento come lui poteva pensarci. Maturo per diventare definitivamente il leader di questa squadra.
Mertens: 9 Il migliore. Peccato per quel goal di distacco dal capocannoniere Dzeko, forse se da subito avessimo puntato su di lui c’è l’avrebbe fatta. Si adatta a perfezione al nuovo ruolo affidatogli da Sarri, lotta, suda e soprattutto ama Napoli ed il Napoli. Da falso nueve passa a vero bomber. Applausi. Sei nei nostri cuori.
Callejon: 8 Marziano. Non ci sono termini per descriverlo, salta una sola partita per squalifica. Non si capisce da dove prende questa energia. Decisivo in molte partite sia in fase offensiva che difensiva, da clonare.
Milik: 7 Dimostra di trovarsi a suo agio in area azzurra, peccato per il grave infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi. Lo aspettiamo con ansia la prossima stagione quando si giocherà il posto con Mertens.
Pavoletti: 5 Nelle poche volte chiamato in causa risponde quasi sempre assente, non si ritrova negli schemi di Sarri ne con i tempi ne con i movimenti. Rimandato
Giaccherini: 6 Il suo lo fa quando viene chiamato in causa. E’ evidente che non si aspettava di giocare così poco ma con il marziano Callejon si rischia anche l’anno prossimo di fare questa fine. Lo comprendiamo.
All. Sarri: 8.5 Ha costruito una macchina che rasenta la perfezione nonostante un budget ben inferiore a certe squadre. Illuminante la decisione di puntare su Mertens come punta centrale. Questa squadra ha una propria identità, è uno spettacolo guardarla. Unica piccola pecca la lettura della partita in corsa non sempre è con i giusti tempi. Un peccato non aver raggiunto almeno il secondo posto nonostante i tanti record battuti ma come dice il Mister il suo lavoro qui ancora non è compiuto. 
Vincenzo Capretto - Redazione -