Stessa partita, stesso risultato, stessa beffa. Il Napoli
riesce a ripetere lo stesso incontro con la Juventus, compreso il risultato finale, uscendo
battuto dall’Olimpico di Roma.
Purtroppo possiamo appellarci alla sfortuna, alla bravura
dei portieri avversari o agli orari ma non possiamo ancora una volta avere grossi
dubbi sulla tenuta mentale della squadra.
Quando c’è da sferrare il colpo decisivo, quando c’è da
soffrire o da sputare sangue il Napoli clamorosamente si blocca.
Momento chiave dell’incontro,forse simbolo dell’intera
stagione partenopea, è il minuto 83:
Insigne lancia al
centro Higuain, Szczesny lo anticipa, il pallone è nella disponibilità di
Hamsik che potrebbe colpire a porta vuota ma lo slovacco arriva con
un attimo di ritardo e Rudiger salva in angolo.
Il Napoli è una bella realtà, gioca bene e diverte ma
manca ancora di quell’ "attimo" per essere una vera GRANDE.
Primo tempo con predominio territoriale dei giallorossi di
Spalletti ma senza vere palle goal, al contrario il Napoli sfiora il vantaggio con una meravigliosa giocata
del Pipita ma ancora una volta sbattiamo contro un grande portiere (oggi nelle
vesti di Sczesny).
Secondo tempo il Napoli domina in largo ed in lungo senza
però affondare il colpo decisivo.
Ed ecco la BEFFA così come contro la Juve arriva allo
scadere, proprio quando la Roma sembrava accontentarsi del pareggio, nell’unico
tiro in porta all’89° dei giallorossi con Naingollan, il Napoli subisce una
sconfitta pesante e cocente rimettendo il secondo posto in discussione.
Piccole riflessioni: se mister Sarri decide anche lui di
accontentarsi del pareggio perché non sostituire negli ultimi dieci minuti uno
spento Hamsik con un altro difensore?! Nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
Seconda nota: è vero che ancora non abbiamo perso il
secondo posto ma vorremmo vedere un pizzico di disperazione nei giocatori azzurri
i quali al subire un goal del genere allo scadere mostrano uno sguardo
quasi di rassegnazione.
Ora, azzerare il più in fretta possibile questa terza
sconfitta consecutiva in trasferta e giocare
le prossime tre partite come tre finali Champions per non
buttare all’aria questa,comunque, meravigliosa stagione.
Nonostante i diversi “aiutini” del sistema facciamo i nostri
complimenti ai non colorati per la conquista matematica del 5° scudetto
consecutivo.



