Il Napoli esce anche dall’Europa League dopo una prestazione sufficiente, per impegno e per grinta, e dopo l’ennesima beffa sottoforma di sfortuna. Quarta partita, quarto episodio sfavorevole. E' arrivato il momento di far intervenire il nostro Santo contro questa malasorte e di iniziare a pensare a tutti i tipi di scongiuri del caso, stile Banfi nell’allenatore del pallone.
Certo non possiamo e non dobbiamo appellarci solo alla sfortuna.
Il Napoli anche ieri ha dimostrato di mancare in lucidità e cinismo con un Higuain ancora sotto tono, emblema di questo momento no.
Lo stesso pubblico, encomiabile come sempre, sembrava non crederci più di tanto forse perché come per tanti tutte le attenzioni sono rivolte al campionato. Su questo bisogna crescere e migliorare, non bisogna anche inconsciamente decidere su cosa puntare. Il Napoli è una grande squadra e deve puntare su tutto.
Sottolineiamo oltretutto che di fronte avevamo la seconda difesa spagnola non certo l’ultima della classe, così come non va dimenticato che a Napoli si soffre ormai da anni sempre dello stesso problema, una rosa deficitaria e incompleta.
Come già detto mesi fa, e dimostrato ieri, uno dei grossi dubbi è una rosa corta e alternative non altezza dei titolari. Purtroppo a gennaio non si è posto rimedio.
Usciamo battuti da una punizione ed un cross sbagliato, l’unico lato positivo, dovendolo trovare, è che ora non ci saranno altre “distrazioni” e di conseguenza non ci resterà che pensare al campionato e già a partire da domenica ci sarà UN MATCH chiave per continuare a sognare lo scudetto altrimenti, in caso di un altro passo falso, ci ritroveremo a dover lottare per un posto Champions che fino a qualche settimana fa sembrava essere stato messo in cassaforte.




