venerdì 26 febbraio 2016

Non ci resta che... il CAMPIONATO!!

Il Napoli esce anche dall’Europa League dopo una prestazione sufficiente, per impegno e per grinta, e dopo l’ennesima beffa sottoforma di sfortuna. Quarta partita, quarto episodio sfavorevole. E' arrivato il momento di far intervenire il nostro Santo contro questa malasorte e di iniziare a pensare a tutti i tipi di scongiuri del caso, stile Banfi nell’allenatore del pallone.
Certo non possiamo e non dobbiamo appellarci solo alla sfortuna.
Il Napoli anche ieri ha dimostrato di mancare in lucidità e cinismo con un Higuain ancora sotto tono, emblema di questo momento no.
Lo stesso pubblico, encomiabile come sempre, sembrava non crederci più di tanto forse perché come per tanti tutte le attenzioni sono rivolte al campionato. Su questo bisogna crescere e migliorare, non bisogna anche inconsciamente decidere su cosa puntare. Il Napoli è una grande squadra e deve puntare su tutto.
Sottolineiamo oltretutto che di fronte avevamo la seconda difesa spagnola non certo l’ultima della classe, così come non va dimenticato che a Napoli si soffre ormai da anni sempre dello stesso problema, una rosa deficitaria e incompleta.
Come già detto mesi fa, e dimostrato ieri, uno dei grossi dubbi è una rosa corta e alternative non altezza dei titolari. Purtroppo a  gennaio non si è posto rimedio.
Usciamo battuti da una punizione ed un cross sbagliato, l’unico lato positivo, dovendolo trovare, è che ora non ci saranno altre “distrazioni” e di conseguenza non ci resterà che pensare al campionato e già a partire da domenica ci sarà UN MATCH  chiave per continuare a sognare lo scudetto altrimenti, in caso di un altro passo falso, ci ritroveremo a dover lottare per un posto Champions che fino a qualche settimana fa sembrava essere stato messo in cassaforte.

martedì 23 febbraio 2016

RIPARTIAMO

In una cornice di pubblico meravigliosa, il Napoli “stecca” il controsorpasso alla Juventus facendo avvicinare pericolosamente la Viola.
Partita da ritmi medio alti con un canovaccio scontato, Il Napoli attacca ed il Milan difende in undici.
Molte incursioni degli azzurri poche vere grandi palle goal se non in un paio di circostanze con Callejon.
Il primo tempo finisce con un botta e risposta. Insigne porta in vantaggio gli azzurri, con deviazione decisiva di Abate, Bonaventura su “assist” di Koulibaly firma il pareggio. Il Napoli si lamenta per l’inizio dell’azione dei rossoneri viziata da un fallo su Allan. Ad onor di cronoca c’era tutto.
Il secondo tempo, i partenopei  continuano con il forcing ma senza le giuste geometrie peccando sempre nell’ultimo tocco. La sfortuna, ancora una volta come nelle ultime partite bussa alla porta dei partenopei sottoforma di un palo clamoroso di Mertens. Ci provano infine Higuain ed El Kaddouri con poca precisione. Il Milan resta rintanato nella sua area riportando a casa un punto che alla vigilia sembrava insperato.
Il Napoli ha una flessione è chiaro, si nota anche dal nervosismo di alcuni suoi interpreti chiave come Higuain e Insigne. Bisogna ora capire da cosa è dovuto, dalla rincorsa, dalle troppe partite ravvicinate, dalla pressione mediatica?!
 L’importante è porre rimedio in fretta perché siamo ormai al crocevia della stagione, le prossime due gare potrebbero segnare uno spartiacque tra l’inferno ed il paradiso.
Senza processi e vittimismo, che li lasciamo ad altri, rialziamoci e ripartiamo trovando la forza e lo spirito giusto per ritornare a farci invidiare dal mondo intero.

domenica 14 febbraio 2016

A TESTA ALTA !!!

Il Napoli esce sconfitto dallo Stadium immeritatamente.
Una delusione cocente soprattutto per come è andato il match. Partita equilibrata sin dalle prima battute e continuata così fino all’ottanttotesimo minuto quando un tiro da 25m di Zaza deviato da Albiol termina alle spalle dell’incolpevole Reina.
Juventus prima a più uno dal Napoli. 
I partenopei non soffrono la pressione del catino bianco nero sfoderando una prestazione maiuscola rispetto alle precedenti uscite a Torino. Ribattendo colpo su colpo alla Vecchia Signora. Forse l'unico appunto da fare a Mister Sarri sono le alternative di gioco, quando un sapiente Allegri cambia volto alla sua squadra bloccando gli esterni azzurri ed ingabbiando letteralmente Higuain si doveva trovare un'alternativa e non sbatterci contro. Così come nel finale, si poteva osare di più con una Juve stanca e falcidiata dagli infortuni, l’obiettivo deve essere sempre e comunque la vittoria a prescindere l’avversario che abbiamo di fronte, mai accontentarsi. Esame di Laurea superato a metà.
Come già avevamo detto la settimana scorsa, il Campionato non finisce oggi qualunque risultato fosse uscito da Torino. Il Napoli ora deve reagire e continuare la sua rincorsa, le partite sono tante e nulla è perduto siamo ancora la squadra che gioca il miglior calcio in Italia.
Compatti ed uniti ripartiamo più forti di prima con la consapevolezza di potercela giocare alla pari con la Juventus fino alla fine. Gli obiettivi da raggiungere sono tutti alla nostra portata.
Usciamo dallo Juventus Stadium sconfitti ma non vinti e sopratutto a testa ALTA.

domenica 7 febbraio 2016

CHE SOFFERENZA

L'importante era vincere e così è stato. Vincere per presentarci a Torino da capolista per puntare a due risultati su tre.
Meraviglioso, come sempre, il pubblico del San Paolo che si presenta sugli spalti con una foto di Koulibaly in solidarietà al nostro campione francese per gli insulti razzisti ricevuti mercoledì a Roma.
Partita difficile contro la compagine di Mister Castori, brava a chiudersi a riccio fin dalle prime battute. Primo tempo avaro di emozioni se non per l'errore di un mediocre Doveri che non vede un clamoroso rigore su Callejon. 
Secondo tempo che oltre ad errori di un disastroso Doveri, goal annullato a Calleti ed espulsione errata per il Carpi, vede il Pipita realizzare il goal vittoria su rigore dimostrando finalmente freddezza anche dagli undici metri. Incontro nel complesso bruttino, nonostante il Napoli abbia supremazia assoluta sul campo. La partita era molto sentita perché era l'ultima tappa prima dello scontro diretto con gli zebrati e quindi la pressione, soprattutto mediatica, si è fatta sentire.
Difesa poco impegnata, centrocampo poco preciso per l'assenza di Jorgihno, ormai diventato faro di questa squadra, e attacco meno incisivo del solito.
L'importante erano i tre punti, tutto il resto é solo cronaca.
Inizia la settimana di passione che ci porterà all'incontro contro la Juventus e farà vibrare i nostri cuori il giorno prima di San Valentino. È bene sottolinearlo, a prescindere il risultato, il Campionato non finirà sabato!! Sarebbe una gran bella soddisfazione strappare punti allo Stadium ma quello che a noi sognatori interessa è esultare a fine campionato e non "solo" sabato! 
Il sogno continua.



giovedì 4 febbraio 2016

SPIETATI..

Un Napoli non esteticamente bello e brillante, torna da Roma con tre punti in un’altra tappa di avvicinamento al big match con la Vecchia Signora.
Le due assenze forzate (per squalifica), Allan E Hysai, si fanno sentire nonostante le sufficienti prove di Lopez e Maggio, quest’ultimo soprattutto nel primo tempo in leggero affanno visto il suo poco utilizzo degli ultimi tempi.
Buon primo tempo degli azzurri che anche con un pizzico di fortuna sferrano un uno-due letale spegnendo sul nascere i sogni di gloria della volenterosa e rimaneggiata Lazio.
Higuain continua la sua scalata verso la scarpa d’oro, Callejon dopo aver ripreso la strada del goal non vuole più smarrirla.
Secondo tempo brutto sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista ambientale.
Purtroppo i tifosi laziali non potendo esultare per la prestazione della loro squadra, iniziano con dei cori beceri nei confronti di Koulibaly. Attendiamo con ansia la decisione del giudice Tosel al riguardo.
La partita si trascina senza troppi sussulti con errori continui di impostazione in entrambi i lati.
L’incontro finisce, come ormai di consueto con il nostro meraviglioso “inno” che echeggia per tutto l’Olimpico. “Un giorno all’improvviso….mi innamorai di te……….”
Lazio poco cosa per un Napoli che se anche non brilla come al solito è comunque troppo per la banda di Pioli.
Gli azzurri restan a più due sulla Juventus con una prestazione nel complesso sufficiente ma soprattutto SPIETATA!!
Proseguiamo verso la prossima tappa, il Countdown ormai è iniziato!!

martedì 2 febbraio 2016

MERCATO: 'Finché la barca và...lasciala andare'

Il Napoli non è certo la regina di questo mercato di riparazione. 
Gli acquisti di Grassi prima (infortunatosi subito), e Regini poi non hanno infiammato la fantasia dei tifosi che avrebbero preferito anche solo un rinforzo ma di diversa caratura tecnica.
Le premesse erano ottime, il Presidente De Laurentis aveva promesso un grande calciatore, uno di quelli che cambiano gli equilibri come il tedesco Kramer, Xabi Alonso   o Soriano, che sicuramente  avrebbero aumentato il livello qualitativo della rosa e deliziato il palato fine dei tifosi partenopei.
Bisogna comunque considerare che anche le altre grandi  squadre non hanno investito granché in questo mercato di riparazione, compresa la Juventus, nostra principale antagonista alla corsa scudetto. Le motivazioni di tanta immobilità vanno sicuramente cercate nella volontà di non variare gli equilibri acquisiti sia in campo che nello spogliatoio visti gli ottimi risultati. Per questo mercato di riparazione il voto non può che essere un 6.5 augurandoci che i due nuovi arrivi Grassi e Regini possano dare il loro contributo alla causa dei nostri amati colori è che le basi messe per il mercato di Giugno siano ben solide.
SCRITTO da: Ciro IRONICO