lunedì 26 ottobre 2015

ESAME SUPERATO

Con tenacia e caparbia, il Napoli di Sarri supera quasi a pieni voti la “sindrome da prestazione” con le medie piccole.
Un po’ come ci capita di vedere da qualche domenica, il Napoli concede i primi dieci minuti all’avversario.
Il Chievo, ci mette tanta grinta e fisicità, pressing alto e buone ripartenze. In una di queste, Castro si presenta solo davanti a Reina ma invece di tirare serve, in maniera maldestra, Paloschi che arriva in ritardo per il possibile vantaggio clivense.
Finiti i primi dieci minuti, ecco il Napoli che conosciamo, pressing alto, veloce nella manovra e schemi collaudati, forse l’unico neo, con un Insigne non in vena. Il Napoli sfiora il goal prima con Callejon e poi con due magie del Pipita che gridano ancora vendetta. Uno due con Hamsik e palo di sinistra. Tiro meraviglioso da fuori area e palo di destra. Il primo tempo si conclude con l’amaro in bocca.
Nella ripresa gli uomini di Sarri, lasciano per qualche minuto il campo ad uno sterile Chievo.
In una notte fredda d’autunno veronese, arriva il lampo che scalda i migliaia di tifosi partenopei presenti sugli spalti. Discesa di Ghoulam sulla sinistra, cross rasoterra al centro, ed il Pipita da vero campione di prima intenzione, buca letteralmente le mani al povero Bizzarri. Ancora una volta da leader indiscusso il Pipita inventa una delle sue. Applausi a scena aperta.
La partita viene controllata dal Napoli che sfiora il raddoppio più volte sempre con il Pipita.
A quindici minuti dalla fine la stanchezza si fa sentire, ricordando che il Napoli giovedì ha giocato in Danimarca per l’E.L. IL Chievo prende il pallino del centrocampo, il Napoli corre ai ripari sostituendo un esausto Hamsik per Lopez per ridare equilibrio. Successivamente Gabbiadini per il Pipita e Mertens per Insigne che subisce un piccolo infortunio al ginocchio. Il Chievo gioca duro ma l’unica vera occasione, nasce da un quasi autorete di Koulibaly in anticipo su Castro.
La partita finisce, non il Napoli brillante di Juve, Milan e Fiorentina ma sicuramente un buon Napoli capace di soffrire e di crederci. La stanchezza delle tante partite ravvicinate inizia a vedersi ma quando si hanno campioni del calibro del Pipita anche quella può essere superata agevolmente.
Non è utopia pensare in grande, il Napoli di Sarri ha un’anima ed un gioco e con il passar delle giornata anche i calciatori si stanno rendendo conto che possono fare qualcosa di meraviglioso.
Esame superato, avanti con il prossimo dal nome Palermo.

domenica 18 ottobre 2015

CUORE NAPOLI

In un San Paolo dalle grandi occasioni, il Napoli da un segnale forte al Campionato.
Non sarà una comparsa ma vuole essere col cuore e con i denti protagonista.
In una delle più belle partite viste in questo campionato, il Napoli vince meritatamente dimostrando ancora una volta carattere e cuore.
Primo tempo di marca territoriale viola, pressing altissimo e asfissiante anche se con un’unica vera occasione firmata Blaszczykowski, ma l’ottimo Reina dice come sempre presente. Allan e Jorgihno soffrono il centrocampo viola degli ottimi Valero, Alonso e Vecino. Nel finale di primo tempo il Pipita sfiora la rete di testa. Si va negli spogliatoi con la sensazione che la partita non finirà 0-0.

Nella ripresa il Napoli parte a mille, lasciando la Fiorentina al palo.
Invenzione di Hamsik che lancia Lorenzihno che dal lato sinistro dell’area di prima intenzione a giro trafigge il portiere viola. Dopo pochi minuti Albiol sfiora il raddoppio, poi Callejon con uno sciagurato diagonale. La Fiorentina ci mette un po’ a riprendersi, ma lentamente avanza il baricentro, fin quando riesce a trovare il pareggio, inaspettatamente con Kalinic, bravo a trafiggere d’esterno Pepe Reina in uscita, forse in leggero ritardo Koulibaly.

Il Napoli sostenuto da un meraviglioso pubblico, non si scompone. Riparte e prima sfiora il nuovo vantaggio con Mertens che sbaglia un semplice tap-in su tiro di Higuain respinto da Tatarusanu e poi trova comunque il vantaggio con il Pipita.
Azione che sta diventando il marchio di fabbrica dei ragazzi di Sarri.
Palla strappata da Higuain dai piedi Ilicic a centrocampo, uno due con Mertens ed il Pipita non perdona. Il San Paolo esplode insieme a tutta la panchina azzurra.
La partita resta viva fino alla fine con continui capovolgimenti, anche se è il Napoli ad essere sempre più pericoloso. Arriva il triplice fischio che sancisce un’ennesima prestazione convincente del Napoli. Squadra quadrata che non lascia nulla al caso, movimenti che ormai sembrano essere collaudati, minime sbavature ed un comune fattore denominatore LOTTARE……. Finalmente vediamo una squadra che lotta e ci crede su ogni pallone dal primo all’ultimo minuto.
Complimenti alla Viola, non è a caso al primo posto. Bel gioco veloce e bello da guardare. Complimenti anche per lo spirito messo in campo, non è da tutti venire al San Paolo e sfoderare un primo tempo di quel livello. Peccato per lei che al cospetto ha incontrato un grande Napoli con un CUORE……AZZURRO immenso.
Ora arriva il difficile dopo tre prestazione superbe con avversari altisonanti, arrivano le squadre medio-basse vediamo se la lezione passata è servita…….
Non ci svegliate ragazzi, vogliamo continuare a sognare!!!!

lunedì 5 ottobre 2015

CHE NAPOLI !!!

Nella scala del calcio, il Napoli dopo aver domato la Vecchia Signora, distrugge il Diavolo rosso nero con una prestazione straordinaria e convincente.
Con un ormai collaudato 4-3-3 e con interpreti consolidati, gli uomini di Sarri sfoderano una prestazione di altissimo livello, con un Lorenzihno ancora una volta leader indiscusso del campo, al punto tale che quando Sarri gli concede nella ripresa la standing ovation, tutto il Meazza applaude convinto al nostro scugnizzo.
Milan mai in partita, unico tiro importa di KUCKA a fine partita che di testa non impensierisce il nostro Pepe Reina.
Partita iniziata a ritmi alti, con equilibrio in campo. La differenza sta che con il passar dei minuti il Milan già si ferma, mentre il Napoli continua con il pressing alto ed asfissiante. La foto del primo goal è proprio questa, recupero del Napoli a centrocampo, palla ad Insigne che vede Allan infilarsi in aerea, servizio perfetto dello scugnizzo ed Allan trafigge l’incolpevole Lopez.
In pratica anche se siamo a metà primo tempo, la partita finisce là. Il Napoli controlla serenamente l’incontro, il Milan innervosito inizia a giocare duro ma la sostanza non cambia.
Nella ripresa, fenomenale uno-due tra Insigne ed il Pipita, anche lui tra i migliori in campo, ed il raddoppio è servito. Per concludere la meravigliosa serata di Insigne, arriva la pennellata su calcio di punizione. Delirio azzurro. Il Napoli continua a macinare gioco, come se fosse sullo zero a zero e così si arriva alla sfortunata autorete di Ely per il quattro a zero finale.
Applausi al Napoli di Sarri, a parte qualche minuto di sbandamento a metà primo tempo, dove è stato lasciato il centrocampo in mano ai rossoneri, per il resto un giocattolo che sfiora la perfezione, al momento, in tutti i reparti.
Finalmente anche la difesa, supportata da un ottimo centrocampo, tiene bene. L’attenzione è sempre alta e lo spirito di sacrificio è un fattore comune a tutto il Napoli. Peccato per la sosta, perché in un momento del genere era meglio continuare sull’onda positiva. Al rientro, si riparte con il botto. Match clou con la sorprendente capolista Fiorentina per un’altra super sfida.
Ripartiamo da questa partita e dagli abbracci convinti a fine gara tra Sarri ed Higuain e tra quest’ultimo e Insigne. Si vince con la bravura, con il gioco ma soprattutto con l’armonia dentro e fuori il campo ed a Napoli in questo momento c’è tutto…..speriamo che resti per tanto!!!!