sabato 22 luglio 2017

Amichevole Napoli Chievo 1-1. Gli azzurri salutano DIMARO con il primo pareggio della stagione

Gli azzurri si congedano dalla Val di Sole con un pareggio contro un buon Chievocome sempre arcigno ed organizzato.
Primo tempo caratterizzato dall’insolita imprecisione dagli undici metri degli azzurri e dalla tanto voglia invece degli uomini di Maran. Sarri continua a sperimentare Rog a centrocampo ed a riproporre la coppia difensiva Koulibaly – Maksimovic. Per il resto la “solita” formazione con il trio dei piccoletti in attacco. E’ proprio il senegalese che a metà ripresa regala il tap-in vincente ad Inglese nell’unica vera azione offensiva clivense (da segnalare la non reattività di Reina in questa circostanza). Gli azzurri faticano e il grosso carico di questi giorni si fa sentire mentre il Chievo si dimostra più pimpante. Per la cronaca c’è da segnalare anche un palo di Mertens su un tiro ravvicinato.
Nella ripresa Sarri mischia le carte e Ounas conferma tutti i suoi progressi di questo inizio di stagione siglando l’1-1 su azione insistita di Koulibaly. Il franco algerino spacca in due, ancora una volta, l’incontro facendo ricredere tutti gli scettici. Il Chievo sfiora il vantaggio un paio di volte colpendo anche una traversa su punizione con Gaudino. Il Napoli si fa più volte pericoloso con Milik, subentrato anch’egli nella ripresa, ma la partita termina con un giusto pari.


Ounas

Il livello degli avversari sale ed i carichi si fanno sentire, sono queste le cause che hanno portato a vedere un Napoli a certi tratti davvero in difficoltà soprattutto a corto di fiato.
Maksimovic a parte qualche minima sbavatura continua la sua crescita. Piccolo e decisivo svarione di Koulibaly, al momento resta ancora questo l’unico suo limite, amnesie improvvise. Rog continuiamo a pensare che non può giocare in quella posizione ma deve essere l’alternativa di Hamsik. Sarri se ne farà presto una ragione.
Milik meglio ma ancora lento in certi movimenti, da applausi Ounas davvero il migliore in questo scorcio di stagione. Da segnalare il buon debutto di Mario Rui.
Il prossimo match per gli azzurri è decisamente più impegnativo, sarà il 1°Agostocon l’Atletico Madrid nell’Audi Cup, il giorno seguente il Napoli affronterà una fra Bayern Monaco o Liverpool.
Si prosegue con il percorso di crescita e preparazione che si spera possa arrivare al culmine al primo crocevia della stagione, il preliminare di Champions (15-16 Agosto, 22-23 Agosto).

sabato 15 luglio 2017

Mercato: Comprare vuol dire vincere?



In questi giorni non si fa altro che parlare del mercato stellare che sta facendo il Milan ma siamo davvero certi che chi compra vince?!
Diciamo che in linea di massima è così ma non è così scontato come potrebbe sembrare.
Prima di addentrarci nelle nostre valutazioni, ci soffermiamo a riportare le parole di MARCO BELLINAZZO giornalista del Sole 24ore che spiega dettagliatamente come fa il Milan a spendere così tanti soldi.

Il Milan sta sfruttando lo spazio di azione derivante dalle regole del fair play finanziario Uefa. Il Milan infatti è nettamente oltre i paletti. Negli ultimi tre anni ha accumulato perdite per 250 milioni rispetto a un limite consentito di 30 milioni. Con la conquista dell’Europa League la società è tornata sotto il monitoraggio della Uefa. Ma le valutazioni degli organi di controllo della Uefa partiranno dall’autunno ed eventuali sanzioni saranno applicabili solo dalla prossima stagione. Quindi in questa finestra di mercato il club rossonero non ha limiti come quelli imposti al contrario a Inter e Roma.
Nel frattempo la dirigenza rossonera tenterà di evitare le sanzioni più severe aderendo al cosiddetto “Voluntary Agreement”. La Uefa concede ai club con nuove proprietà che devono sostenere investimenti per il rilancio di derogare ai parametri del fair play finanziario a patto che ci sia un piano credibile di sviluppo dei ricavi e quindi di rientro nelle regole in un arco temporale di 3/5 anni. Se non ci si riesce, la sanzione è ancora più grave rispetto a quella che la Uefa avrebbe applicato autonomamente. Ora, di fronte al business plan già presentato da Yonghong Li, la Uefa ha deciso di soprassedere.
La crescita di fatturato e di utili ipotizzata è sembrata troppo accelerata per accoglierla senza obiezioni. Si parla di un fatturato praticamente raddoppiato fra il 2018 e il 2022, da 250 a oltre 500 milioni, sospinto dai ricavi Champions e dagli introiti commerciali in Cina, area da cui potrebbero provenire più di 200 milioni a stagione. La Uefa però non ha rigettato in toto la proposta, chiedendo alla proprietà rossonera di motivarla meglio e rinviando ogni valutazione ad ottobre.
E qui si spiega la velocità e la perentorietà con cui il nuovo Milan ha operato sul mercato, anche garantendo ai procuratori commissioni nettamente al di sopra della media. La nuova proprietà cinese, dunque, punta a rendere subito competitivo il team per tre diverse ma convergenti ragioni: persuadere la Uefa sulle concrete possibilità di tornare in Champions e incrementare i ricavi rilanciando il business in particolare in Asia; riconquistare la fiducia politica del governo di Pechino persa nel corso della trattativa e magari attirare nuovi soci o partner finanziari cinesi; e, infine, recuperare risorse per far fronte agli impegni finanziari con il fondo Usa Elliot. Quest’ultimo ha in pegno in club e in cambio ha prestato a mister Li circa 320 milioni.

Quindi potenzialmente il Milan può spendere ancora 120 milioni più tutti gli eventuali ricavi.

Il Milan allo stato attuale ha acquistato la bellezza di dieci giocatori tutti di grande spessore, giovani e meno, conoscitori del nostro campionato e non, buoni giocatori e ottimi giocatori ma come ci ha insegnato spesso il nostro Campionato questo non è sinonimo di vittoria. Montella avrà il suo da fare soprattutto nei primi giorni e nei primi mesi per assemblare tutti questi acquisti e questo sia a livello tattico sia a livello caratteriale, non è sempre semplice far coesistere giocatori non solo in campo ma anche fuori dal campo. E’ evidente che di questo tempo fisiologico dovrà approfittarne la squadra che attualmente è cambiata di meno e che ha già una sua identità ed un suo equilibrio: il Napoli. Gli azzurri dovranno partire a razzo, mettendo punti su punti in cascina in attesa dell’arrivo prorompente delle due milanesi, allo stato attuale soprattutto del Milan perché è vero tutti i discorsi fatti prima ma alla lunga i valori verranno fuori e quindi i rossoneri inizieranno a correre come un treno, starà al Napoli aver messo quella distanza rassicurante che nessun recupero, seppur straordinario, tenga. La Roma resta un’incognita visti i tanti cambiamenti, l’Inter ad oggi non è al momento giudicabile ma presto anche lì i cinesi batteranno colpi a suon di milioni. Ovviamente queste sono supposizioni, se Montella riuscirà velocemente ad amalgamare la sua squadra ne vedremo delle belle sin dalle prime battute. E’ sottinteso che nonostante la partenza di Bonucci e Dany Alves la Juve parta ancora da favorita ma questa volta, almeno sulla carta, non avanti anni luce. Il Napoli il suo obiettivo di mercato è NON fare mercato o meglio tenersi stretti tutti i suoi gioielli e puntellare le alternative che spesso negli anni passati sono mancati. Questa è la fotografia attuale a poco più di un mese dalla partenza del Campionato, ad un mese mezzo dalla fine del calcio mercato. Una cosa è certa, quest’anno ci sono tutte le prospettive per vedere un campionato avvincente ed equilibrato dalla prima all’ultima giornata e forse il più combattuto negli ultimi 7 anni.