In un’affascinante cornice di pubblico il Napoli, nelle grandi
occasioni, non delude mai o quasi.
Questo il fattore comune di tutti gli allenatori passati da Napoli.
Nello schieramento, ormai da qualche domenica consolidato, il Napoli si
esalta contro la Vecchia Signora che si presenta un po' opaca ed incerottata.
Segnali positivi sotto tutti i punti di vista. Higuain ed ancora
Insigne sugli scudi. Lo scugnizzo napoletano, a metà del primo tempo, trova il
goal con un’azione fantastica per intuito e classe supportato da un lucido
assist del Pipita. Il San Paolo esplode insieme a Lorenzinho!!
Il primo tempo si gioca a ritmi altissimi, la Juve impensierisce il
Napoli con una sola azione davvero pericolosa. Diagonale di Zaza, che il sempre
attento Reina neutralizza da grande portiere, quale lui è!!
Il Napoli si accorcia e si allunga come una dolce fisarmonica,
mantenendo il pallino del gioco per quasi tutto il primo tempo. Come di
consuetudine, la solita indecisione o direi sufficienza porta Koulibaly a
servire Zazà a tu per tu con Reina, che con freddezza ed intuito toglie
letteralmente il pallone dai piedi all’attaccante juventino. Si susseguono
azioni pericolose con Insigne, Higuain e Callejon.Il primo tempo finisce con
l’infortunio di Insigne, speriamo nulla di grave. Al momento lo scugnizzo è
l’uomo più continuo degli azzurri.
Nella ripresa, inevitabilmente i ritmi si abbassano, fino alla fiammata
del Pipita che ruba un pallone sulla trequarti juventina, si invola e trafigge
in diagonale Buffon.
Partita chiusa? No il Napoli intento ancora a festeggiare riaccende la
speranza alla vecchia signora, con un autorete del sempre amato e odiato
Koulibaly. La Juve ci prova ma senza convinzione. La partita finisce lì.
Ottimo Hysaj che vince quasi tutti gli scontri con il fenomeno Pogba.
Ottimo il centrocampo, con un Hamsik veloce e convincente tra le linee ed un
Jorgihno sempre più a suo agio. Piccole e solide sbavature di Koulibaly che
se non le avesse sarebbe tra i difensori più forti della Serie A. Finalmente
meglio Albiol. Lì davanti, sfruttando gli esterni, la musica è cambiata!!
Complimenti a Sarri, che dopo poco ha messo da parte le sue convinzioni
con il suo classico modulo, comprendendo che al momento è più utile e più
fruttifero giocare con un classico 4.3.3.
Lo stato di forma migliora partita dopo partita, ora serve solo
continuità e piedi per terra. Non si è brocchi prima, non si è campioni ora.
Abbiamo battuto con merito la Juventus, ma non possiamo non ammettere
che quest’anno non è la solita Juve. Guai però a parlare di una Juve finita
pensando alla vittoria di ieri. La partita è stata vinta dal Napoli e non persa
della Juve!!
